Jacursoonline - da Kalo Krio a . . . Jacurso
Tre Poesie
Tre Poesie del Sud
In Via La Cona Perdono A Stajha
Don Pasquale Parroco
Saluto della Comunità al nuovo Parroco don Pasquale Fazio
Parrocchia di San Sebastiano Martire - Jacurso 13 mag 17
E' decedutaCaterina Ciliberto
Consuma MeridionaleConsuma meridionale
Consuma i Prodotti del Regno Abbruzzo - Molise - Campania - Basilicata - Puglia - Calabria - Sicilia - Sardegna
Tre Poesie
TRE POESIE
U Tempu Chi Passa ! Basta! –Simu ‘Taliani! - A Maistra Mia
Per non Dimenticare
Per Non Dimenticare
Aldo Moro e Peppino Impastato
Aldo Moro rapito il 16 marzo 1978 e riconsegnato cadavere il Nove Maggio 1978 in via Caetani Peppino Impastato , vittima di un attentato , è dilaniato da una esplosione in Sicilia
Il nove maggio 1978 a Jacurso era una bella giornata di sole .Si stavano allestendo i lavori per la realizzazione della Strada Santa Maria – Piazza Indipendenza. Il clima politico di quei tempi era tutt’altro che sereno ma i due schieramenti in campo , Democrazia Cristiana e Partito Socialista , trovarono la solidarietà per manifestare insieme con un corteo che partì dal Municipio.
Probabilmente rimase il solo episodio che vide insieme i jacursani , sempre " uniti " nelle divisioni.
Peppino Impastato, giornalista ,conduttore radiofonico e attivista di sinistra , nel 1965 fonda " L’Idea Socialista “ e aderisce al PSIUP , muore dilaniato da una esplosione a Cinisi.
Il 9 maggio del 1978, mentre l’Italia è sotto choc per il ritrovamento del cadavere del presidente della Dc Aldo Moro in via Caetani, a Roma, dopo 55 giorni di prigionia, in un paesino della Sicilia che si affaccia sul mare, muore dilaniato da una violenta esplosione Giuseppe Impastato. Siamo a Cinisi, trenta chilometri da Palermo, alle spalle dell’aeroporto di Punta Raisi, che oggi porta i nomi dei giudici antimafia Falcone e Borsellino.
«Peppino» è un giovane di 30 anni che milita nella sinistra extraparlamentare.
Aldo Moro e Peppino Impastato
Per non Dimenticare
Otto maggio del 1928 - ore 10.00
“ Che di sera fa paura al forestiero “ così veniva riportato nel provvedimento per la costruzione dei muri al “ Burrone Castanò “ . Il timpone era ripido e soggetto a ripetuti smottamenti durante il periodo invernale. Per la presenza di alcune sorgive era anche un luogo pantanoso ,infestato da canne ed arbusti vari.
Don Emanuele alla Parrocchia di Amato
Don Emanuele Gigliotti
Don Emanuele lascia la Parrocchia di Jacurso . Era il novembre del 2009 quando Don Antonio Costantino lasciava la nostra comunità per altra sede e il Vescovo , S.E. Monsignor Cantafora , assegnava a questa parrocchia Don Emanuele Gigliotti , giovanissimo e laureato da poco , che arrivava ufficialmente il 16 novembre di quell’anno accolto con il solito calore che questa collettività è capace di esprimere.
|