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La Giornata della Terra

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La Giornata della Terra

 

La giornata dedicata al Pianeta Terra  nasce nel 1970 con la finalità di sensibilizzare la condizione  di fragilità già allora riscontrata da esperti ed ambientalisti  nei delicati equilibri  che,  in sinergia tra loro , si autogovernano  con la stessa forza generatrice del pianeta.

 


il “Restore Our Earth “

 

Da quell’ anno lo stato di sofferenza, anzichè recedere ,  si  è ulteriormente aggravata raggiungendo  livelli prossimi a improbabili riequilibri  di ricomponimento   . La soglia  di sofferenza sono dovute , purtroppo,  proprio alle azioni degli esseri umani che su questo Pianeta ,unitamente al mondo vegetale ed animale , hanno avuto   possibilità di vita impossibili sugli altri corpi celesti , almeno  per le  odierne conoscenze.

A livello globale   rappresenta la più grande manifestazione in difesa dell’ambiente ma , nonostante questa forma di responzalizzazione , non si è riusciti a produrre i rimedi necessari tali da contrastare i mali  prodotti . In particolare le emissioni di CO2  che appesantiscono  anzicchè sgravare  la salute  del Pianeta.

Leggiamo ,infatti , che nonostante la pandemia mondiale dovuto al  Covid, con  l’inevitabile chiusura di tantissime attività , l’emergenza CO2 è ancora paurosamente presente . Minacciosa  e  aggressiva, al punto che  i dati fanno ancora paura. Molta più  paura della  pandemia a livello planetario riconoscendo   anche la mancanza di dati attendibili  per  tutti quei paesi dei quali  si parla poco.

I paesi africani in particolare dove Il recente golpe militare in Mali ha riacceso i riflettori internazionali sull’influenza di alcune nazioni nelle complesse dinamiche politiche, economiche, militari e sociali del continente africano.In molti Stati (floridi di materie prime  ) l’instabilità resta , infatti,  di casa, come il saccheggio delle risorse, la corruzione, la povertà endemica, nonostante i decenni più recenti di “aiuti” dall’Occidente, dopo secoli di colonialismo. Di fatto cambiano i modi, non la sostanza: il neocolonialismo non usa più le catene ma  gli “ Aiuti “ : denaro offerto in prestito. E dopo i soldi arrivano  le competenze ingegneristiche, gli accordi commerciali e culturali, la fornitura di armi. Dal dominio si è passati , cioè ,  alla dipendenza. I danni già prodotti al Pianeta pertanto vengono esportati e diffusi dove il nuovo colonialismo, soprattutto quello cinese , sta accelerando  con lo sfruttamento delle risorse del sottosuolo in un connubio con le multinazionali associando sfruttamento e consumismo che vanno ad aggiungersi ai pericoli legati ai mutamenti climatici già in corso e che sembra opportuno menzionare : condizioni estreme di siccità e alluvioni ma  soprattutto carestie dovute alla instabilità e incertezza sui raccolti. Alluminio, bauxite, cobalto, zinco, uranio, manganese, rame, e naturalmente oro: tutti elementi preziosi per le economie moderne di questo terzo Millennio.

Insieme al sottosuolo viene depredato anche il mare con una attività di pesca fortemente invasiva e perciò innaturale che quindi contrasta con gli equilibri dei quali si scriveva. Nei Piani di Equilibrio  “  in dotazione  al Pianeta Terra “   la legge della Natura aveva responsabilmente previsto, per la fauna marina, dei periodi di “riposo” al fine di consentire la natalità e quindi il ripopolamento del pesce e tanto stava in perfetta armonia con quei pescatori locali che ogni sera o mattima facendo rientro avevano da scaricare tante diversità di specie pescate con le reti tradizionali a corredo di  piccole imbarcazioni.Pescato  necessario all’alimentazione di quei popoli.

Quel che  adesso scaricano è praticamente quel che rimane “ dai pescatori venuti da fuori “ che usano anche l’esplosivo , reti a strascico , trappole a luce artificiale ed anche sostanze chimiche . Tutti espedienti che danneggiano i fondali , le specie marine e soprattutto le popolazioni locali. Ghana, Etiopia, Sudan, Angola, Somalia, Tanzania, Zambia, Zimbabwe

A livello globale,inoltre ,  le emissioni di CO2 sono ancora al di sopra dei livelli pre-pandemia. Non c’è insomma ne la “guarigione degli umani “  ne  “quella del Pianeta “ che da più parti  si aspettava. Siamo praticamente su due precipizi e se non si agirà con le dovute accortezze  vien da credere che non saremo più in grado di correggere la situazione.

 

Sanità e Salute del nostro Territorio

Mentre la Regione vive il suo dramma Sanitario, la  Sanità Calabrese sta rappresentata da una  “ bella compagnia “ che va dai Commissari  ai  Politici  della Regione , ai vari Direttori dei Dipartimenti che si sono succeduti nel tempo.  Qualche  nostro personaggio politico addirittura si mette a censurare la sanità lombarda anzicchè occuparsi  della sgovernata salute calabrese ove nella Regione i colori della pandemia vanno  in zona rossa quando si arriva ai 50  ricoveri in terapia intensiva.Diversamente per  quanto non avviene  in altri ambiti regionali. Il Popolo urla ,protesta, soffre e spesso esterna con rabbia il dolore per la morte di un congiunto. La classe dirigente che non sa del ruolo ricoperto se non quello proprio o il favore all’amico… tace.

Perché  non sa che  da trent’anni  la sanità calabrese  viene massacrata non solo dallo Stato Centrale  ma colpevolmente dai Presidenti ( non governatori ) che negli anni hanno mal governato questa terra per incapacità , collusioni e il più delle volte per mirati interessi  non certo del popolo dei calabresi . Qualcuno, che non appartiene alla razza dei politici nostrani , ci ricorda addirittura che  tra Cosenza e Reggio Calabria non è attivo  un centro dove un calabrese possa fare ricorso alla   salute di necessità anche nell’indolenza dei commissari che gli  impreparati politici non sono stati nelle conizioni di contestare.  La politica però ha bisogno ogni giorno di un borbottio su cui porre attenzione  e tanto può bastare per tenere a bada l’elettore calabrese e meridionale in generale anche se , pare , qualcosa stia cambiando nell’ultimo periodo.  Non nel parentato dei politici ma nella stragrande rappresentanza variegata del popolo meridionale.

Il Sindaco del nostro Comune ha intrapreso ,per citare qualche caso , non una sola azione a rivalsa della postazione di Guardia Medica. Non tutti , però, gli abitanti  abbiamo fatto più di tanto per sostenerlo. Abbiamo  delegato , come è consuetudine, gli altri perché sono poi sempre gli altri ad aver sbagliato.

Da più di 20 anni in questa terra non si riesce a fare una programmazione seria nonostante abbiamo le buone professionalità per farlo  mancando però di stabilità  politiche e programmi concreti . I mali che distinguono  i nostri paesi  sono anche questi e per tanto  non riusciamo ad allinearci agli standard dell’altra Italia che per tanti altri validi motivi non ci gradisce  . L’Italia stessa , poi , non è in grado di allinearsi ai paesi Nord Europei che  riescono ad avere finanziamenti dall’Europa per i quali noi Italiani e Calabresi riusciamo ,come è noto  , ad avere problemi . Altro aspetto sta poi nell’eccessiva burocratizzazione di questo paese e di questo nostro territorio come " risorsa insostituibile "    per cui anche lo sviluppo delle rinnovabili ha sofferto molto insieme a  tutte le attività infrastrutturali che hanno da fare con questa caratteristica.

Si potrebbe obiettare ma anche tutto questo è il collasso dei nostri territori in termini ambientali considerando la facilità con le quali sorgono i Parchi Eolici , vengono inquinate le acque dei nostri torrenti e deturpati i luoghi con lo sversamento di rifiuti anche tossici o di ingombranti .

Nella zona montana il Sindaco di Jacurso, Serratore, ha fatto recuperare dagli anfratti carcasse di elettrodomestici e persino la scocca  di un’autovettura.

Ripariamo il Pianeta  Terra

Sarà il  “Restore Our Earth “ il  Proponimento  2021 per la  “Giornata Mondiale della Terra “  . Una frase sempre in una lingua che non è la nostra  e che potremmo dire con più compensione … impegnandoci a “ Restaurare la Nostra Terra “   recuperando ognuno il proprio territorio .

Lo scopo è sempre uno e nobile: ridurre l’impatto dell’uomo sul pianeta optando per soluzioni positive e naturali, in equilibrio con il pianeta che ci ospita. Per chi non lo sapesse, ogni Giornata Mondiale della Terra ha un suo tema e quello del 2021 prende il nome appunto di “Restore Our Earth”, ovvero ripariamo la nostra Terra.

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