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1961

In tutti i paesi e paesini della Calabria la viabilità è carente e si va a scuola con i tanti autobus blu che abitualmente riservano tanti posti " all’impiedi  ". Nella fascia presilana e silana tanti di questi paesini sono collegati dalla linea ferrata delle ferrovie  Calabro-Lucane che , nel periodo invernale,  restano la sola via di trasporto per i tanti studenti che frequentano gli Istituti di Catanzaro o Cosenza e si parte anche presto.

Quel 23 dicembre del 1961 le due carrozze , motrice e rimorchio , partono da Soveria alle 6,43 e sostano a Decollatura, Serrastretta, San Pietro Apostolo, Cicala e Gimigliano, con termine al capolinea di Catanzaro Centro. È l’ultimo giorno di scuola, poi il periodo di ferie Natalizie .

Nei due convogli  viaggiano 99 passeggeri soprattutto studenti  e alle  7,45 transitano sul viadotto della Fiumarella  che , per fatale coincidenza , ha un percorso curvo e proprio lassù il rimorchio si sgancia  e retrocede senza controllo . Esce dal binario precipitando nel torrente 40 metri giù. Il disastro è terribile. Settantuno viaggiatori muoiono subito, gli altri rimangono gravemente feriti. Trentuno risiedevano a Decollatura, la comunità più colpita. I sogni di un futuro migliore per i giovani che vanno a scuola  finisce sotto al ponte il giorno prima Natale.

Su un social è ben riportato questo fatto accaduto nel 1961 e ricorre la circostanza di riportare le ultime frasi dell'autore : "Abbiamo il privilegio di andare a lavoro o a scuola quasi sotto casa. Abbiamo acqua calda, e riscaldamento tutto il giorno. Abbiamo pane e dolci, così tanto da buttarli. Abbiamo tutto. E siamo, invece, ostaggio della nostra insana ambizione. Che porta all’insoddisfazione, ma non alla morigerata saggezza, del niente.

Pensiamoci, ogni tanto, almeno oggi, a quei ragazzi. Se non con la preghiera, almeno con la paura. Che stiamo sbagliando.

" Sbagliando tanto, quando per noia, ci si da appuntamento a farsi  una grande scazzottata  " giovane "  come capita a Roma o quando si sfida il treno in corsa a passargli avanti...

Il Covid ... insiste , muta , continua a mandare messaggi di morte  . Noi " Tosti " e la gioventù ancora peggio .....

 

..............

 

Dastoli Domenico    Francesco Casalinuovo       jacursoonline     Ass. Cult.  kalokrio

 

 

 

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