Per Fare Cosa ?
Incateniamoci e Incazziamoci tutti.
Ma per fare cosa ?
Incateniamoci tutti!!! Così aveva esortato tutti i Sindaci calabresi il Presidente della Regione che abitualmente si è soliti chiamare Governatore .
Sino ad ora , uno dopo l’altro , questi Governatori però non sono mai riusciti a governare praticamente nulla sulla Sanità (Sviluppo , Viabilità, Economia , Agricoltura , Ambiente...) a dispetto dei veri governatori che così hanno nome al di la dell’oceano e dove il Governare è tutta altra immagine di capacita’ e decisionismo che da noi è sempre mancato e, senza eccezione, da tutti sempre promesso. Nelle intenzioni politiche doveva essere tutta una campagna di Sindaci Guerrieri , buoni o cattivi , capaci o inetti , amici e avversari. Tutti comunque armati, a parole, contro il commissariamento della Sanità calabrese ma tutti al contempo risentiti , abbandonati e impoveriti dalla stessa Politica Regionale che ascolto non ha mai saputo avere verso quegli stessi Sindaci chiamati alla crociata.
Gli stessi che non sanno trovare più alibi per spiegare ogni giorno ai cittadini perché mancano i soldi per il trasporto scolastico , per le mense , per il conferimento dei rifiuti , per la viabilità , per il riscaldamento o ancora per l’assistenza ai disabili , ai trapiantati di organi o peggio perché chiudono i reparti al San Giovanni Paolo II di Lamezia e peggio dello stesso Ospedale in accelerato smantellamento senza alcuna manifestazione.. se non quella degli studenti e dipendenti interessati. Ed ancora delle Guardie Mediche , degli Uffici Postali o delle Scuole. Non c’è stata alcuna Armata in partenza perchè siamo abituati a soffrire aspettando che qualcuno metta le mani al posto nostro e siamo forti nella sofferenza tanto che durante l’afflizione e la pena continuiamo a nutrirci di quell’Erba del Trastullo che arriva in pasto alle nostre sofferenze sin dal passato. Una specialità calabrese che ha registrato un consumo preoccupante anche nelle ultime competizioni regionali e comunali.
Col Sindaco che la propone , oggi bene fa l’Amministrazione, a richiamare l’attenzione dei pochi disorientati e disattenti cittadini sulle sorti di questo piccolo abitato potenzialmente ancora valido di risorse ma restio alle adunate responsabili e decisive , agli stimoli e ai proponimenti che potrebbero mostrare un impeto alla sopravvivenza . Sarebbe importante riprendere coscienza e rispolverare un po di senso civico, intenso e fruttuoso vissuto in un passato non lontano, ma ineluttabilmente caduto e obliato per mancanza di forze , partecipazione , coinvolgimento e dedizione . Saranno presenti , per le nostre abitudini , certamente non troppi cittadini, altri Sindaci fasciati e tanto farà anche bene all’immagine ma il gesto della presenza , insieme alla rappresentanza della popolazione , dovrà essere supportata anche da gesti concreti altrimenti continueremo a nutrirci della abituaria Erba Trastulla che da soli ci siamo abituati a coltivare per nutrirci delle nostre lamentele.
Potrebbe anche essere la circostanza opportuna per i Sindaci dell’Unione, della cui la presenza si spera o di una delegata rappresentanza ,e che per la prima volta, potrebbe essere legittimata con la stesura di un documento politico forte e alternativo, diversamente propositivo e /o altra iniziativa degna di una coalizione di Comuni che per lasciare impronta e motivazione della Istituzione è responsabilizzata a dare un senso alla manifestazione . Diversamente si continuerebbe a riproporre il senso inutile di questa unione dei Sindaci che sinora ha solo prodotto una deludente associazione di scambio , lontana dalle comunità che dovrebbe rappresentare e che in termini di proponimento, progettualità, integrazione e imprenditorialità non ha mostrato nulla ma solo il limite negativo di intendere la politica delle popolazioni e dei territori. Dove, cioè, la risorsa finanziaria non sarebbe contata quanto l'animosità progettuale di consorziare idee e risorse comuni !
Ed allora convochiamoci per questa guerra dei Diritti negati che dovrebbe essere mandata avanti unitamente ad altre ragioni taciute o volutamente negate e che non sia una occasione di sola passerella tra Sindaci e cittadini, che tornano sempre buoni ma che, poi, vengono lasciati alla deriva della politica nostrana che come in questo ambito nel campo sanitario, si deve pur dire , ha saputo dialogare sulla gestione della sanità e non certo sui problemi della sanità dal cui comportamento nascono pure questi disagi.
E la soppressione , tra le altre , della postazione di Jacurso è stata semplicemente una operazione matematica considerando i cittadini numeri da sommare o sottrarre e che come si ha avuto modo di sapere dal nostro Sindaco , è stata tagliata senza anche una comunicazione tra le due istituzioni. Quella sanitaria e quella Comunale
Il tutto motivato per la mancanza di risorse o peggio per il FALLIMENTO dell’azienda sanitaria.
In compenso i Manager e i Dirigenti, e pare sia vero , nel baratro sanitario hanno saputo trovare la disponibilità finanziaria per un bonus di oltre 20 o 30 mila euro a testa ( per le loro capacità ?) mentre il debito sfondava come gli italiani a Caporetto !
In pratica è come se noi cittadini avessimo regalato un premio a Cadorna reo di aver mandato a farsi ammazzare i giovani soldati sul Carso. …Ed i costi di questa immane sciagura li pagheremo noi cittadini con un nuovo aumento dei ticket , la chiusura già approvata della nostra Continuità di Assistenza e l’emigrazione sanitaria per chi avrà la disponibilità a farlo.. che continuirà ad alimentare la soppressione di tutto il servizio sanitario nostrano a vantaggio delle capaci aziende settentrionali.. E in questa ottica è apparsa fuori dalla logica di appartenenza la inutile e lunga resistenza della Dott.ssa Bruni , quasi nostra concittadina , per la chiusura dei suoi ambulatori di ricerca. Dott.ssa Bruni che pure abbiamo avuto modo di sentire e apprezzare anche Jacurso .
E’ opportuno ribadire che della completa continuità assistenziale il nostro comune , di fatto, era stato privato tanti anni fa con la soppressione dell’allora Guardia Medica ma che dopo , per vie traverse, era stata recuperata una parziale assistenza anche se accordata per il Sabato e la Domenica quando per l’intera giornata non era attiva la presenza del medico di famiglia . Quindi da Lunedì a Venerdi erano cinque i giorni senza questo servizio sanitario e le richieste di assistenza nei giorni consentiti ( Sabato e Domenica ), bisogna riconoscere che sono state veramente scarse ma quanto non esclude il diritto all'assistenza sancito dalla Costituzione .
Tanto detto non per giustificare la soppressione ma almeno per porre attenzione alla ipotesi della riorganizzazione del servizio di assistenza serale e notturno settimanale che avrebbe previsto importanti cambiamenti. Gli studi dei medici di famiglia avrebbero dovuto assumere un ruolo centrale e sarebbero stati usufruibili per sedici ore al giorno (dalle 7:00 a mezzanotte) nei giorni feriali e dodici ore al giorno (dalle 8:00 alle 20:00) in quelli festivi. In queste ore il paziente avrebbe potuto usufruire , sempre nello studio, di un medico a disposizione, anche se il suo non era di turno, mentre nei piccoli comuni il sistema di rotazione prevedeva turni allargati fra più Comuni. E non sarebbe stata una ipotesi da scartare considerando che nelle postazioni alquanto isolate il personale incaricato è quasi sempre costituito da donne che , al fine di porre qualche precauzione alla sicurezza, spesso si era soliti farsi tutelare con la presenza di un accompagnatore.
Giusta , tuttavia la protesta ma le iniziative che si aspetta di conoscere faranno parte della protesta medesima.
Questo prima dell’annunciata manifestazione a cui faranno seguito le immagini e le determinazioni della “ protesta “
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francesco casalinuovo jacursoonline.it