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Caporetto e il Monte Nero: 24 Ottobre 1917  -  Caporetto  - Guerra 1915 / 18

Posta in posizione strategica nell'alta valle dell'Isonzo, Caporetto oggi non è più italiana ma appartiene alla Slovenia .

 

 

La ritirata dell'Esercito Italiano

(Kobarid in Sloveno è il nome di quella che fu la Caporetto italiana ) è tristemente famosa per la battaglia che si combatté in queste zone tra il 24 e il 26 ottobre 1917, tra le truppe italiane e quelle austriache durante la Prima Guerra Mondiale.

La battaglia si concluse con la celebre rotta dell’esercito italiano che dovette ritirarsi fino al fiume Piave perché non esistevano piani per la difesa delle posizioni, essendo la strategia del Regio Esercito basata esclusivamente sull'offensiva.

Il Gen . Badoglio  mandò al suicidio tanti nostri  giovani con le insensate undici battaglie dell’Isonzo combattute fronte a fronte mentre  del Gen. Cadorna ,pare , furono disattesi alcuni  ordini  dati sulla strategia dei combattimenti. Questi ,sembrano essere  i principali motivi di quella che fu la più grande sconfitta dell’esercito italiano . In quella battaglia fu però  determinante l’azione del giovanissimo Rommel .


Serg. Giovambattista Serratore da Jacurso e come lui  tanti altri da Maida,Cortale ,Curinga, San Pietro ...da tutto il Sud

Quel che non si disse

Lo sfondamento è legato al nome di quel  Tenente dell’esercito tedesco che comanda quattrocento fucilieri  . Ha 26 anni e la sua intelligenza lo porta a rinunciare allo scontro frontale sino allora motivo di migliaia di morti.

Nella seconda guerra mondiale tutti lo conosceremo come la “ Volpe del Deserto “ . Ervin Rommel è il suo nome. Scende il costone della montagna  e si porta nelle retrovie italiane. Sarà l’inizio di un devastante  scompiglio dell’esercito italiano in tutti mi suoi reparti che sarà messo in gravissima difficoltà per la mancanza di comunicazione e  per la mancanza di rifornimenti .

Gli uomini di Rommel si impadroniscono, infatti , dei mezzi militari che stanno nelle retrovie carichi di rifornimenti.

Vorremmo ricordare che furono ,anche e soprattutto , i meridionali dall’Abruzzo alla Sicilia  a salvare quelle Regioni Venete Lombarde dagli austriaci .

Gli uomini del Sud,ragazzi di campagna ma abili di coltello ,furono destinati alla prima linea. Armati di Baionetta. E Jacurso donò il contributo di sangue con i " suoi Arditi "

Popoli e Governatori che oggi “ Rinnegano “ tutti quei morti  e chiedono autonomie .

E ,forse, è stato allora un sacrificio inutile. In questa democratica Italia , dove in questi giorni ,tra veneto e lombardia  , si scrive non fittasi a negri e meridionali la batosta di Caporetto pesa ancora di più pensando ai nostri giovani morti su quei monti o alla Brigata Catanzaro decimata anche con le fucilazioni .

Caporetto e il Monte Nero:

 

 

La Brigata Catanzaro e i suoi colori. Il Rosso e il Nero. Simbolo del sangue e della Morte

La Macroregione del Sud . Il Regno .  Ricco e all'avanguardia in tutti i campi


Se andasse ad annusare i sassi sul Monte Nero e abitasse a Kobarid !

Stremati e decimati per i troppi assalti  ,gli uomini della Catanzaro " si ribellarono ".  Morire senza conoscere cos'era la guerra e perchè !

 

150° dell'Unità d'Italia . L'Associazione KaloKrio ha promosso e reso tangibile il senso di una Italia unita. Maifestazione portata a compimento con proprie risorse e impegno.

La nostra Patria sino al 1860 . La Macroregione con più necessità di autonomia, più Stato e Buona Amministrazione

 

Il Lombardo-Veneto .Oppresso dall'Impero Austriaco e liberato da tutti gli Italiani.

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