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8 Settembre 1905 Per non Dimenticare

Per Non Dimenticare

8 settembre 1905

Alle ore 2.45 dell'8 settembre 1905 un rovinoso terremoto sconvolse la Calabria . Ancora una volta questo flagello naturale, che tanta distruzione in passato aveva già arrecato alle nostre contrade, provocò morte e desolazione, ed i circondari di Nicastro e di Monteleone furono le aree più colpite.

Si registrarono vittime e feriti, e la distruzione di interi paesi quali Parghelia, Piscopio, Stefanaconi e Martirano , Girifalco......

 

 

 

Jacurso subì due morti ma numerosi danni alle case che, per avere una struttura semplice, limitarono le vittime e ,per almeno la metà delle abitazioni, si rese possibile la riparazione che in modo particolare aveva interessato la caduta dei tetti e la lesione delle pareti.

Anche le due chiese subiranno pesanti danni . Resiste meglio il Convento dei Carmelitani mentre la chiesa parrocchiale , costruita in epoca successiva , perde la cupola , il tetto della navata e buona parte dei muri superiori.

Riportano le cronache del tempo che …

Il treno Reale, il giorno11, preceduto da un treno staffetta, giungeva a S. Eufemia Biforcazione alle ore 6.07 e ripartiva alle 6.18, durante il quale S.M. si è trattenuto a conversare con le Autorità Catanzaresi e Nicastresi recatisi per salutare S.M. Proveniete da Borgia ,si recherà successivamente a Girifalco,Cortale e Jacurso…


La situazione igienica – sanitaria a Jacurso (mancano le fognature e rete idrica ) si complica quasi subito e scrive l’Ufficiale sanitario ….

Quantunque ancora non si sia manifestata alcuna epidemia vi sono pure molti infermi con infezione gastro-intestinale sospetti. Molti ve ne sono con malattie dell’apparato respiratorio e pochi altri con forme reumatiche.

Riguardo allo stato del paese, i fabbricati sono quali crollati, quali crollanti e quali resi pure inabitabili per le molteplici e gravi lesioni riportate. La popolazione è ricoverata parte in aperta campagna , parte nei piani terreni e parte anche a fianco alle macerie.

In questo stato di cose è necessario, per primo e immediatamente, costruire una “baracca- ospedale” capace di sistemare i feriti e gli infermi di malattie acute e croniche, destinando una camera per i maschi ed una per le donne; una terza camera si destinerebbe alle partorienti ed alle puerpere. Una diecina di letti per i più gravi e bisognosi potrebbero per ora bastare.

A fianco della “baracca-ospedale”, o vicino ad essa, si potrebbe costruire  una stanza ufficio per il Medico Ufficiale Sanitario, il quale è senza casa e senza risorse e non ha di che vivere o di che vestirsi, causa il crollo del tetto della propria casa.


Molti altri fabbricati presentano pericolo alla vita, per cui non si può transitare in paese se non con audacia e temerarietà. Da due o tre giorni si sono iniziate le demolizioni; ma bisogna inviare più uomini (dieci soldati e qualche manuale non sono sufficienti, attrezzi (scale, picconi ecc.), legname e soprattutto denaro per sopperire a tanti minuziosi e molteplici bisogni che sarebbe lungo enumerare.

Un aiuto , e verrà poi elogiato dagli amministratori, arriva da un gruppo di militari (cinque e due ufficiali ) agli ordini del Tenente Favre  e sergente Bongi... mentre è assente lo Stato ......



Le baracche resteranno edificate sino agli anni ’50 a Santa Maria e Stretto di Sopra mentre un Comitato di Milano costruirà Quattro Edifici che darà sollievo a Sedici Famiglie.

Ci vorrà una interrogazione dell' allora giovane On. le  Giorgio Almirante per rimuovere le baracche .....

Il Popolo continuerà ,invece , a “ mangiare la solita erba trastulla data in pasto dallo Stato e dai nostri rappresentanti calabresi in parlamento “ … scriverà qualche giornale del meridione…


 

Questo ed altri argomenti  faranno parte dell'evento  di  Settembre 2017 a cura dell'associazione KaloKrio

" Abbiamo avuto Tutto...quando non Avevamo Niente "


L'area, scelta dal Comitato Milanese , per le quattro palazzine.                             Fu un esempio di lottizzazione edilizia che comprendeva i servizi essenziali. Fogna con vasca Imohf , Acqua esterna ma corrente, Vasca per lavare , Due Latrine , Viabilità e  Ampi  Spazi esterni , Un Forno.

Al centro si possono notare le quattro palazzine mentre nelle zone laterali , a destra e sinistra, vennero inclusi  quattro lotti edificatori che il comune potè vendere, per la edificazione privata, a cittadini in grado di poterli acquistare.

Due di questi furono acquistati dal Cav. Giovambattista Dattilo che li utilizzò per costruire una bella villetta con annessa un'ampia struttura commerciale.

Comprendeva una parte destinata a Garage , altra ad Officina Meccanica mentre prodotti e attrezzature per l'edilizia erano disponibili nella zona retrostante.

La  famosa società  S.A.C.A

 

 

franco casalinuovo per jacursoonline e kalokrio

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