Tre Poesie
Il dramma dell’emigrazione :
Conflitti socio-economici per chi parte e per chi rimane.
la separazione dalla comunità di origine, la partenza ,l’impatto con altre culture...e per chi resta ogni giorno l'esame se ha fallito nelle lotte quotidiane o se si è riusciti a dare un senso a questo meraviglioso dono che è la vita .....
…… e nella vita ho sempre dovuto lottare facendo ogni sorta di mestiere …per sopravvivere . Un mestiere abituale per i tanti qualcuno decisi a non partire....
..a volte la fortuna si trova in casa ma il più la si acquista con i sacrifici e la sofferenza di chi parte in cerca di sorte migliore ….quando torni sei forse diventato qualcuno ,magari solo per i soldi ,e tutti ti salutano e condividono con te risate e scialate. Poi se cadi in mbascia fhortuna, i più hanno sempre da fare e non hanno più tempo di girondolare o di starti vicino..
E Noi Restiamo - Ciccantoniajhu - Arvuru Cadutu
Tre Poesie
E NOI RESTIAMO
E noi restiamo
in questo triste silenzio,
in questo spazio senza tempo,
dove ogni cosa ha il suo peso,
dove il tempo ha incurvato le schiene
e ci costringe a guardare per terra.
Vent'anni son cinquanta
e trenta ottanta:
per le speranze deluse,
per la vita senza domani.
L'esistere è condanna
ed opprime
la pietà che ci umìlia,
la povertà che ci offende.
Dover soccombere
non sapendo se convenga rassegnarsi
Dover sopravvivere
inebriandosi e facendo l'amore,
su umili guanciali,
sotto un tetto di stelle,
dove il susseguirsi delle ore è lento,
come la gallina sull'aia.
Al risveglio,
l'inquietudine riassale
e si vive il ricordo di stanze chiuse,
di sogni ripudiati
di angoscie prostrate.
dalla collezione Foglie D'Autunno di Giambattista e Ernesto Gudino
Ciccantoníajiu
Ciccantoníaju non avia mistíari,
ma pe' tutti e su tuttu si 'ngegnava;
capace era 'mu fa puru 'u varvíari
nta qualunque parte si trovava.
Si 'ncun'amicu tenìa 'a van/a “e fare
e “u “ncuntrava pe' strata, nci dicìa:
assèttati ccà! tu no “tti spagnare !
e nta 'nu lampu “a varva nci facìa.
lju si portava sempe nt'o taschinu
tri rasúali “na fuárvìce, e “u pinníaju,
'mu si guadagne “nu bicchjíari 'e vinu.
Chista era 'a vita de Ciccantoníaju,
pe' bbolìre de iju o pe' distinu,
sempe cuntíantu e sempe povariaiu !
da Sonetti pe Mastru Pavulu di Antonio Araco
NOTE
Ciccantoniaju svolgeva tante attività per chiunque lo chiamasse in cambio di piccole ricompense
Ma i suoi clienti principali erano coloro che non si potevano permettere di andare dal barbiere sia per
tempo che per denaro. Egli portava sempre con sé i ferri del mestiere Nei giorni di testa si metteva
seduto all'ingresso del paese e invitava i visitatori provenienti dai paesi vicini a servirsi della sua opera di barbiere; perché, diceva, sarebbe stato sconveniente per loro entrare a Maida con la barba lunga e i capelli in disordine!
7: siediti quà! tu non aver paura!
8: nta 'nu lampu: in un battibaleno.
10: tre rasoi, una forbice e il pennello
ARVURU CADUTU
"Ad'arvulu cadutu accetta, accetta!"
Ena velu u dittu anticu,
no' sugnu io c'a mu tu dicu.
Mo chi a barca m'arrobbaru
pemmu piscu no' nc'è ripam.
Prima amici e canuscienti
mi poltava a tutti quanti.
A ttìa u pischi ti mparai,
mo mbarchi sulu e ti nda vai.
Ogni juomu cu 'na scusa
tu mi dassi sempra a casa.
Quantu trucchi ti mparai!
No' l'avissi fattu mai!
Ti scordasti, o faccituostu,
quanti vuoti ti sonai?
Mo chi sbertu diventasti
de stu fessa ti scordasti.
Nannama sempra mi dicìa,
ma io tandu no' nci cridìa:
"Amicu ti pò vidara quand'ai
ca ti saluta cientu vuoti e sie."
dalla raccolta : Penzieri proverbi Paluori di Vito Conidi
Ho sempre creduto nell 'amicizia quanto basta .
Rimango malissimo quando una persona, che giudico amica, dimostra di non essere tale.
Se l' "Amìcu ti po' vidira quand 'ai e ti saluta cientu vuoti e sia ", non è amico, è un opportunista.
Se nel momento di bisogno (arvuru cadutu) l'amico non te lo trovi vicino, non è amico.
Io ho fatto quest’ esperienza: nei momenti buoni erano tanti i finti amici, in quelli difficili ne ho contati pochissimi!
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