Eventi di fine Settimana
Fine settimana con più eventi che a Jacurso si chiuderanno Domenica con le comunali .
Lunedì si è concluso l’Anno Mariano e stavolta è stata la famiglia Caccavari ,nella zona montana , a portare a termine questo percorso religioso con l’ultima visita della Madonnina .
Nella giornata di mercoledi 1 giugno sono state ,invece ,le scolaresche del luogo a porre fine ,con attività di fine anno, al percorso di istruzione.
Il 2 giugno sarà ,come si dice tradizionalmente , la festa della Repubblica.
Una repubblica sempre più magra in tutti gli ambiti costituzionali e verso gli italiani dove è sempre poco serena la condizione sociale .
Il 2 giugno del 1946 si votò a Jacurso sul Referendum , la Costituente e l’elezione del Consiglio Comunale .
In quella circostanza furono impegni elettorali sentiti e partecipati che si differenziavano di tanto da quelle prossime del 5 giugno .
Basta pensare solo alle necessità particolari del periodo per comprendere .
Si votava , infatti , dopo un periodo travagliato dalla dittatura e finito ancora peggio con una guerra assurda . La tristezza per i tanti ragazzi morti o dispersi in guerra , le ristrettezze e le privazioni imposte dal regime e la disastrosa condizione sociale sono ,ancora oggi ,raccontate con amarezza da chi li ha vissute.
A sindaco fu eletto Dattilo Vincenzo in una situazione di confusione amministrativa, carenza di risorse ed esigenze sanitarie preoccupanti.
Più che un riferimento politico fu un voto di riconoscenza per i bisogni che albergavano nel ceto bisognoso dei contadini ,braccianti ,coloni e piccoli artigiani .
Votavano per la prima volta le nostre mamme , le nonne e vi parteciparono quasi tutte. Forse per curiosità.
I votanti furono complessivamente 978 . I maschi 442 e le femmine 529. Le schede nulle 12 e le schede bianche 36.
Dalle testimonianze ascoltate, le schede nulle o bianche pare non fossero il frutto di una volontà politica premeditata.
Non abituati alla democrazia 36 persone non seppero che fare e per le 12 nulle l’analfabetismo completò lo scenario.
Abituati ai re si votò per la monarchia e forse per inerzia o perché nessuno o pochi avevano capito cosa fosse la Repubblica.
La Monarchia ottenne 835 voti e la Repubblica appena 95 .Voti che appartenevano comprensibilmente agli antifascisti e antimonarchici locali. Ma allo stesso modo si comportò tutto il Sud
Al Sud ,più tradizionalista e abituato ad un concetto diverso della vita pubblica, predominerà ,infatti, il concetto Monarchico.
Gli eventi ,commentati in vario modo e interesse , parlarono di brogli e chissà dove sta la verità .
Nascevano ,comunque ,gli italiani repubblicani con tanti buoni propositi e con tanti qualunquisti .