No Trivelle
No triv
Manca poco e il 17 di aprile si terrà un Referendum del quale si è parlato volutamente poco . Così sostengono i comitati No Triv che non sono pochi .
E in questi ultimi giorni di marzo hanno promosso iniziative diversificate tra dibattiti, cortei e manifestazioni al fine di sensibilizzare e porre attenzione anzitutto sulla conoscenza delle tante piattaforme installate lungo l’Adriatico e che , di fatto, interessano quasi tutte le regioni sino allo Jonio .
Nella serata di mercoledì 30 a Maida ,centro del lametino , si è tenuto un incontro al quale ha partecipato Il Consigliere Regionale Arturo Bova ,delegato alla Campagna Referendaria per il referendum abrogativo contro le trivellazioni.
L’incontro dibattito ,voluto e presentato da Salvatore Paone ,ha visto la partecipazione di cittadini e associazioni anche dei comuni vicini nonché rappresentanti delle istituzioni.
Tra le associazioni Kalokrio di Jacurso e Ali sul Mediterraneo da San Pietro a Maida con il suo Presidente Nicola Serratore. Presenti anche i sindaci Scalfaro per il Comune di Cortale e Natale Amantea per quello di Maida accompagnato dall’assessore Francesco Ciliberto.
Buona la rappresentanza di Jacurso e Curinga con cittadini da sempre impegnati nelle lotte per la democrazia,l’ambiente e i valori ritenuti essenziali per il progresso sia del territorio che della collettività.
Ha introdotto Salvatore Paone che ,come in altre circostanze, ha reso fruibile il senso civico che lo distingue a vantaggio di una informazione opportuna e necessaria per quanti non sapevano o conoscevano poco le tematiche del Referendum.
Ha ripreso gli argomenti l’assessore Bova sviluppando la questione sulle piattaforme che già di per se sono inquinanti per la fauna marina e per le coste a vantaggio delle compagnie che pare sappiano lucrare bene anche avvalendosi di alcune clausole contrattuali.
Ha concluso mirando verso una autonomia energetica pulita considerando le potenzialità del territorio e visto che paesi più accorti di noi ( Usa – Germania – Francia – Regno Unito ) hanno già abbandonato il fossile e l’atomico.