La Zeppolata
zzeppolata
Ci sono vari modi per riconoscere questo “prodotto “ tipico del nostro meridione e , considerando che si preparano in tutte le nostre province , di sicuro non esiste una zona di origine tipica.
Visto pure che per la preparazione le modalità non differiscono e gli ingredienti restano concretamente gli stessi ,quel che differisce resta solo il modo di riconoscerlo a seconda dell’area geografica . Il termine si traduce ,pertanto , in vari modi come ad esempio : Zippula , pittulèjha , pittilucchjia , grispella , grispejha…
La più accreditata appare ,tuttavia , “zippula “ e meglio ancora “zzìppula “
Gerhard Rohlfs ,che tante cose buone ha studiato e poi insegnato a noi calabresi ,si è pure occupato delle nostre tradizioni alimentari e , a proposito di questo “ prodotto tipico “ , considera attendibile che il vocabolo Zippula abbia tratto origine nel tardo periodo latino.
Afferma pure che la sua consistenza era un semplice impasto di farina , con uso di miele e successivamente fritto in olio. Del miele ,in verità , se ne fa uso solo al momento della consumazione per rendere più gradevole il gusto.
Farina e acqua vengono amalgamati sino a quando l’impasto ,filato per circa venti o trenta centimetri, viene incrociato ,piegato a semicerchio o intrecciato prima di essere messo in una padella di olio bollente per la frittura/cottura.
Una variante stà nella forma . Anziché dare un profilo filiforme ,il “pizzicotto “ di impasto viene appiattito a sagoma circolare e , posandoci una “ sarda “ ,viene richiuso a semicerchio e messo a friggere. Al posto della sarda si può usare anche la “nduja “ .A volte l’impasto può essere anche preparato con farina, purè di patate ed acqua.
A Jacurso ,per rimanere in linea con la tradizione , li chiamiamo Zzippuli e stavolta sono state preparate in due diversi modi ma sempre nel periodo Natalizio .Nella forma più semplice ,filata e intrecciata e nel formato con la sarda salata.
A prepararle le donne “jacurzane “ che ,per venire incontro ai tanti ragazzi/e nonché consentire una serata di incontro tra la collettività, hanno allestito una funzionale friggitoria dando luogo alla preparazione e distribuzione delle zeppole.
L’incontro è avvenuto nei locali dell’oratorio parrocchiale ed anche gli anziani hanno potuto gustare a distanza questo evento .E’ stato Don Emanuele a raggiungere le loro case con i ragazzi e le ragazze del gruppo parrocchiale portando le zeppole ed un saluto amichevole .
A queste persone che hanno preparato e messo in atto le operazioni di friggitoria e i momenti di svago, l’apprezzamento e la gratitudine per la consueta disponibilità .
Assunta Pellegrino, Lisa Derro, Mariella Dattilo,Amelia Fruci ,Rosa Fruci, Maria Provenzano, Teresina De Vito ,Maria Rosaria Trino, Patrizia Trino, Nunzia Derro,Caterina(Nina) DeVito, Teresa Trino