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La corsa dei Due Mari-qualche giorno dopo

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Ultra Maratonail giorno dopo

Alla ultra maratona arriva primo Federico Borlenghi della Marathon Cremona che si conferma un “ grande “ di successo e prima ancora maratoneta per passione . Perché è la passione che ci hanno messo , correndo sotto la pioggia e su una distanza molto impegnativa.

 

A partire da Curinga sono in settanta e le condizion

i meteo sono avverse. Cospicua la partecipazione femminile proveniente dalla Sicilia ,dal Lazio ma senza la presenza delle calabresi.

Il Tirreno con la Marina di Curinga

A Jacurso è primo Federico e trascorreranno quasi cinque minuti per vedere passare il secondo . E’ Angelo Iademarco della Podistica Avis Campobasso. E’ tranquillo e risponde al saluto quando gli chiediamo la provenienza

.

Da li a poco altri atleti si portano verso il punto di assistenza. Qualcuno prende in fretta un genere di conforto. Qualcun altro si sofferma a rifocillarsi con il buon Massimo che regge con ospitalità un vassoio capiente di buone cose . Si offrono anche larghe buste in etilene . Qualcuno ringrazia e tre fori basteranno per fare posto a testa e braccia attenuando il disagio del vento e della pioggia.

I distacchi non sono eccessivi e con andatura aggraziata arriva la prima donna. Avanza senza fatica e al saluto risponde…sono di Catania …Elena Cifali Quando ci documentiamo sapremo che è tesserata per l’Atletica Sicilia ed è grande atleta impegnata ,anche, nel sociale.

Prima è passata Cinzia Sonzogno della Podistica Capo d’Orlando. Sarà la prima tra le donne e a seguire Elena Cifali .

Con soddisfazione si osserva che la partecipazione non è per nulla regionale come si pensava . Si registra la provenienza da Pavia , Milano, Firenze ,Roma … dalla Puglia mentre di calabrese sentiamo solo un atleta di Castrovillari .

Poco meridione ,pertanto ,a considerazione di quanto precedentemente valutato sulla scarsa attenzione negli ambiti che contano e potrebbero fare. E allora è già davvero tanto per quel che è riuscito a programmare e realizzare l’apprezzato Malacari della vicina Curinga .

La Sicilia, invece, è presente con società di prestigio e atleti di grande livello. Presenze maschili e femminili di buona notorietà che rendono il giusto alle società di appartenenza. La nota soddisfacente ,per questa Regione vicina, è rappresentata dalla presenza vincente perfino delle donne. Il che giustifica la buona organizzazione delle società sportive unita all’impegno e alla passione degli iscritti.

Tra impegno e passione si scopre che la numerosa presenza degli atleti provenienti dalla Sicilia hanno corso la cento chilometri , sensibilizzando con un poster , e dedicando la partecipazione alla giovanissima Giordana di Stefano ,da Nicolosi , vittima di molestie prima e successiva violenza assassina dopo.

Per la Calabria ,come si diceva , poche partecipazioni . Esigua… ma i semi sono stati messi a germogliare dalla passione dell’organizzatore ultramaratoneta Giovanbattista Malacari, Presidente del Comitato organizzatore.

Qualche nota locale

Jacurso dispone di un territorio prevalentemente montano che rimane tra i più belli per la posizione tra i due golfi, le alture del Timpone del Monaco, Serra Pelata, La Serra del Gelo, Il Passo della Rutta ,Il Passo di Catanzaro, tutti toponimi di importante valenza territoriale. E poi stiamo nell’ombelico della penisola.

Le trentasei sorgive del Pilla, le antiche strade che portavano dall’Aspromonte al Passo di Catanzaro attraverso le Serre …ma tanto altro ancora che in modo pure maldestro abbiamo abbandonato alla storia senza salvaguardarlo (come nello scempio paesaggistico ad opera dell’eolico) .Farebbe bene l’Unione dei Comuni, come Istituzione , a riprendere la rivalutazione dei luoghi anche per gli intenti manifestati al momento della sua istituzione.

la bellezza paesaggistica e gli  " intrusi  " che guastano abbastanza

il Monte Contessa- sulla groppa le torri dell'eolico e alle pendici altre torri per l'elettrodotto. Così è "passato" da queste parti lo sviluppo sostenibile delle zone montane

una comitiva di San Pietro a Maida

Dentro questi territori si diramano ancora e si intrecciano lunghe strade che hanno fatto la storia di tutta la società contadina del comprensorio.

Il buon senso e il caso fortuito (dovuto all’abbandono delle terre anche comunali ) hanno fatto si che ancora oggi siano fruibili nella fattura originaria naturale. Alcune ,in passato, per migliorare la viabilità ,sono state asfaltate facilitando le comunicazioni tra i comuni e mantenendo in essere le residenze nelle contrade.

il Golfo di S.Eufemia -la marina di Curinga -la pista (illuminata) dell'aeroporto - le insenature tra Gizzeria e  Falerna

la parte opposta del golfo con la punta di capo vaticano

L'altro golfo - La cittadina di Squillace in primo piano e sullo sfondo il lido di Squillace con il Mar Jonio (con la tipica nebbiolina)



E, per non essere opere recenti ,andrebbero pertanto riviste e riprogrammate soprattutto nei Piani Territoriali in sinergia tra loro e con una attenta programmazione che ,forse, poca attenzione ha trovato sino a questo tempo.

arcate del Mulino De Vito Giovambattista

Altre strade si diramano attraversando boschi, portando a vecchi mulini o semplicemente collegando le contrade con gli abitati che sorgono attorno al Monte Contessa.

contrade alle falde di Monte Contessa -sullo sfondo il Tirreno con la punta di Capo Vaticano nel Golfo di S.Eufemia

E’ facile incontrare, in queste zone e in ogni periodo ,chi per passione percorre queste strade aperte sul Tirreno o sullo Jonio ,circondate da boschi e inondate dal profumo della resina.

Di mezzo un paesaggio mutevole tra vallate, promontori lontani dentro uno scenario sempre aperto tra mari e monti.

Dilettanti maratoneti  su strada asfaltata

Questo per la scelta di quei tanti appassionati dilettanti maratoneti che la Due Mari la fanno sulle alture di casa nostra. Osserviamo ogni tanto comitive anche straniere ,amanti della mountain bike o motocross ma localmente incontriamo tante difficoltà per istituire una sorta di associazione e appartenere ad una società sportiva.

Forse basterebbe ,per cominciare a invogliare, solo un po di attenzione alla normale manutenzione dei tracciati, alla pulizia delle pinete e ai percorsi esistenti da mantenere fruibili.

Il tracciato della Due Mari ,proposta nei giorni scorsi, alla luce di queste riflessioni è , pertanto, un evento dietro al quale il lavoro e l’impegno è stato davvero oneroso per il Presidente Giovambattista Malacari .

Allo stesso modo è lecito , anche pensare ,a tutte quelle “associazioni dormienti “ ma presenti dentro “la società” degli abitati che ,per carenze di strutture, sinergie mancanti , stimoli ,scoramento e tante altre delusioni possano essere in qualche modo risvegliate e coinvolte .Interessate ,cioè ,per concorrere a migliorare anche questa iniziativa che già potrebbe essere rivisitata nell’ultima parte dell’itinerario.

Ma resta solo una considerazione senza nulla togliere alla valenza rispettabile di questa prima edizione.

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