Burrone " Castanò "
Anno 1920 dell' Era Fascista
Muri di consolidamento al Burrone Castanò
Una grande opera ancora visibile che prima della costruzione facevano paura al passante in particolar modo nel periodo invernale e serale.
L’abitato era limitato all’odierno centro storico e non si andava avanti oltre la Chiesa di San Sebastiano. Non esisteva la strada carrabile ma appena una strettoia che faceva “paura al forestiero “ .
Cosi si scriveva nel provvedimento per la bonifica del burrone Castanò.
Quell’ otto maggio del 1928 , alle ore 10 del mattino, un triste evento segnava il destino di un giovane operaio … intento a scavare la “timpa” insieme ad altri operai che poi ( soprattutto donne ) trasportavano quella terra nelle ceste (anche degli asini ) per riempire il “burrone “.
Allo stesso tempo per creare le condizioni alle fondazioni che avrebbero consentito l’innalzamento dei muri. Uno smottamento inghiotti due operai sottostanti che rispondevano nelle generalità a Facciolo Pietro e Serratore Pietro.
I compagni di lavoro si misero a scavare per diseppellirli. Ci riuscirono con Serratore Pietro che ebbe la fortuna di proteggersi con un cesto mentre per l’altro non si fece in tempo anche perché il Podestà - a torto o ragione – ordinò di interrompere per paura di altro smottamento , si disse.
La notizia si diffuse in un lampo creando panico e lo stupore comprensibile .
Facciolo Pietro lasciò una giovane figlia e la moglie in giovane età.