E' deceduto
Torino .11 Marzo 2015
E' deceduto Antonio Dattilo fu Antonio
Chi era Antonio…
Nel periodo precedente il Natale, tanti ma non troppi anni fa , già dopo i “morti” iniziava l’atmosfera natalizia con la botta serale di qualche mortaretto che ,per i più nostalgici, erano i famosi “ tric – trac.
Si sparava sotto il tacco anche la “purvara “ con l’ausilio della “cacìjha”,una sorta di pietruzza piatta e dura che bisognava utilizzare su di una superficie in cemento liscio. E non era facile ! Niente era più comodo di un bel gradino e , dietro le “ benedizioni “ delle donne di casa o di qualche rubicondo proprietario, speso si utilizzavano i gradini della chiesa . Antonio era innamorato dei tric – trac e comunque sentiva il profumo acidognolo dello sparo ,come una cosa sua.
Sin dalle elementari avvertiva questa necessità che non fu un episodio infantile come quando a quell’età , da adulto, si vuol fare il meccanico o la capillara. Antonio volle andare a San Pietro a Maida da “ Gullo “ per imparare a fare “lu fhochista “. E ci andò davvero senza pentirsi.
Di sera tornava e di mattina andava con mezzi di fortuna .Nel periodo natalizio si aspettava che tornasse per aprire il suo piccolo laboratorio. Un buco di camera nella salita Santa Lucia. Preparava i “ Tric – Trac “ o dava la polvere in una cartina ricavata dalle schedine del totocalcio. Si sparava e si era contenti . Spesso si legava un tric – trac alla coda di un cane ,si accendeva la “ miccina “ed era una ciurma di ragazzi e ragazzini a crepare dalle risate.
Poi arrivarono le bombe a muro che erano un po’ pure pericolose. Dopo un tirocinio tra le feste locali di paese e le manifestazioni più impegnative, all’improvviso Antonio ci lasciò per trasferirsi in Puglia , dove al tempo , facevano scuola pirotecnica grandi maestri. Antonio girò l’Italia e il mondo meritatamente apprezzato e premiato e successivamente si trasferì a Torino dove divenne titolare di una importante azienda del settore.
Successi e riconoscimenti gli arrivarono a ragione da ogni parte del mondo. A New York , Tokio ,Melbourne alcuni dei suoi riconoscimenti. Quando poteva tornava a Jacurso ,per la Salvazione. Portava una bomba che faceva sparare ai fuochi di mezzanotte e l’ultimo desiderio era di rivedere la Madonna della Salvazione e il suo paesello .Non c’è l’ha fatta . Abbiamo voluto dire solo questo di Antonio visto che lo ricordavano in pochi e lunedì 16 andremo alla messa di suffragio visto che di familiari gliene son rimasti pochissimi.