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Storia

Jacurso

E un paesino situato nel punto più stretto della calabria  tantevvero che dall’altura del monte Contessa si possono osservare i due golfi :quello di Santa Eufemia e l’altro di Squillace.

 

La sua posizione geografica lo rende ,pertanto,equidistante tanto dal mare  Ionio che dal mare Tirreno .E’ vicino allo scalo aeroportuale di Lamezia Terme ,dalla stazione ferroviaria e dalla autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria.

La sua storia è comune ai paesi del Feudo di Maida del quale faceva parte come casale.

Intestazioni del luogo dall’inizio della sua presenza nel territorio

Luogo con 12 fuochi  -Università – Casale del feudo di  Maida – Comune dal 1811

Come fuoco ed Università è menzionato in qualche testo relativamente  alle  proprietà dei signori feudali e poi citato in occasione di vari  terremoti. Come casale è spesso riportato quando si parla del Feudo di Maida

Appartenenza ai signori feudali

Territorio feudale sin dalla sua origine , appartenne agli Angioini e agli Aragonesi durante la loro dominazione.

Jacurso .Da luogo a  “Comune” indipendente

La feudalità crebbe in tutto il meridione ,tra il XV e XVI secolo in particolare,dovuto anche alle continue contese tra le dinastie e  le guerre  fra i dominanti del periodo Angioino e Aragonese.

Il regno di Napoli ,in questa confusione tra  poteri e conflitti per i territori ,diventò così un insieme di territori dominati da Duchi, Baroni ,Conti e Marchesi  che spesso si appropriarono a dismisura con modi  prepotenti e ,in certi casi ,con atti poco chiari. Appartenne pertanto a questi signori della feudalità sino all’abolizione della stessa suggellata a Napoli con la legge n° 130  del 2 agosto 1806

Per quel che ci riguarda le Famiglie feudatarie  calabresi che si spartiscono le terre furono le seguenti:

Borgia,Sanseverino,D’Aragona , Ruffo , Grimaldi , Carafa ,Caracciolo :Famiglie che più da vicino interessano la nostra storia legata alle  vicissitudini di Maida ,del quale Feudo ,Jacurso fece parte.

In particolare la famiglia Pignatelli  da Monteleone ed altre famiglie di Filadelfia  tenteranno insistentemente di appropriarsi di estese terre nella zona montana di Madama Laura , Cerasara e Terre (o Crete) Rosse.

Il periodo storico va collocato nel 1500 ma già nel 1400 si parla di Jacurso durante le varie traversie in cui si sballottava il ricco territorio di Maida.

Nell’autunno del 1485,infatti,il Re Federico concede i capitoli di Maida e con essi le terre del Casale di Jacurso

Nicastro era distretto importante di cui facevano parte Pianopoli – Feroleto – Curinga – San Pietro a Maida e Maida con il Casale di Jacurso.

Jacurso -    da luogo a Comune indipendente

Breve cenno  storico…

La feudalità crebbe in tutto il meridione , in particolare tra il XIV , XV e XVI secolo,dovuto principalmente alle  continue contese tra dinastie  e  ai conflitti che inevitabilmente  si alternarono  insieme ai Re belligeranti . Tutti accomunati dalla stessa bramosia di danaro ,conquista di terre  e  potere.

Jacurso  vive   questo lungo periodo  senza identità e con moltissime difficoltà .

Certamente è una   pagina   oscura della sua storia subendo continue  vessazioni e soprusi  sul proprio territorio. Gli abitanti ,nella quasi totalità  contadini , pastori e bracciali, non hanno personalità di spicco ed uomini potenti dalle quali essere tutelati.

Manca ,cioè,anche una sola  famiglia a cui riconoscere una autorità locale di prestigio. Versando in questa sudditanza ,saranno esasperati dalle  tasse  imposte dai  padroni  di passaggio e dai signorotti del Feudo che spadroneggiano nel Casale  riducendo   la gente ,già povera,in condizioni di miseria  generalizzata .

Il regno di Napoli ,in questa confusione ,tra  poteri e conflitti per i territori ,diventerà presto  un insieme di terre dominate da Duchi, Baroni ,Conti e Marchesi  .Questi spesso si appropriano a dismisura di ampi territori con modi  prepotenti e talora con   falsi e ingarbugliati “incartamenti”.

Sono gli anni che vanno  dal 1496  sino al 1506 .

Jacurso diventerà  casale del feudo di Maida e seguendo le vicissitudini del Feudo sarà governato dalle famiglie che si alterneranno con scarso impegno verso le popolazione dei casali e tanta ingordigia per i loro interessi .

Per quel che riguarda le Famiglie feudatarie , alle quali  Jacurso apparterrà   ,non saranno poche  ,e sarà bene trascriverle  per dar loro una collocazione temporale.

Borgia , Sanseverino, D’Aragona , Ruffo  di Calabria , Grimaldi  , Carafa, Caracciolo ,Di Palma.

Oltre queste , il Casale di Jacurso dovrà subire anche  le prepotenze delle famiglie locali in cerca di “spazio” e quindi di territori.

In particolare la famiglia Pignatelli  da Monteleone  ,in forte espansione verso le terre di Filadelfia , col quale luogo  Jacurso tuttora confina ,   tenteranno insistentemente di appropriarsi di estese aree  boschive,nella zona montana di Madama Laura , Cerasara e Terre (o Crete) Rosse.

Altre famiglie del Feudo di Maida  acquisteranno  invece (non con danaro ma con  favoritismi  virtuosi e di circostanza come…i matrimoni  ) fertili terreni  concessi dal Duca, Barone o Conte di turno

Nell’autunno del 1485,il Re Federico concede i capitoli di Maida e con essi le terre del Casale di Jacurso.

Monteleone (odierna Vibo Valentia) era la importantissima capitale della Calabria Ultra ,elevata a tale ruolo da Gioacchino Murat nel Periodo Napoleonico e decaduta ad opera degli spagnoli con il ritorno dei Borbone nel Regno di Napoli

Nicastro era distretto importante di cui facevano parte Pianopoli – Feroleto – Curinga – San Pietro a Maida e  Maida con il Casale di Jacurso.

Jacurso ,casale di Maida, fece sempre parte di quello Stato seguendo le vicessitudini continue tra duchi,principi e feudatari in genere.

Dal 1408 al 1560 appartiene ai Caracciolo di Nicastro. Successivamente ai Di Palma e poi ai Carafa di Nocera .

Dal 1607 al 1699 è terra dei Loffredo . Ultimi “padroni” saranno i Ruffo di Bagnara (1699-1806).

Con  i Ruffo cesserà la feudalità  di Maida e dei suoi Casali e per Jacurso inizierà un nuovo  corso politico verso la completa  autonomia .

La presenza dei Francesi nel Regno di Napoli porrà,infatti,fine alla feudalità abolendo tutte le tracotanze dei signorotti e le vessazioni subite della nostra gente e dallo stesso  territorio.

 


Registri delle deliberazioni del Decurionato del comune di Jacurso – sopra a destra – un registro degli atti di mo

La svolta e la nuova  Organizzazione Amministrativa

Durante il decennio francese ( 1806 - 1815 ) nel Regno di Napoli,con l’ordinamento territoriale ,  viene abolita la feudalità  (legge n°130 del 2 agosto 1806 e successiva  n° 132  8 agosto dello stesso anno ).

Di fatto  tutti i territori dipenderanno da quel momento da un governo centrale e quindi senza più particolarismi dovuti a Principi, Conti, Duchi. Avranno una stessa legge ed uno stesso apparato amministrativo a cui far capo.

Il regno viene diviso in Province e queste in Distretti.

Ogni Provincia avrà una Sede Centrale ed ogni Distretto un Capoluogo.

In ogni Distretto saranno istituiti i Comuni.

Successivamente , legge  del  18 ottobre 1806 n° 211 ,ogni Comune sarà amministrato dal Decurionato,  organo deliberativo con a capo il Sindaco.

Il decurionato di Jacurso

E’ vero che i decurioni (consiglieri) venivano estratti a sorte tra i cittadini  ma è pur vero che poteva avanzare  la candidatura  per l’estrazione a sorte solo chi ,nel caso del nostro Comune,poteva certificare la disponibilità di 24 ducati . Non era cosa normale e facile per tutti se non per pochi. Non era indispensabile saper scrivere ma era titolo di merito essere proprietario  o  benestante a garanzia dei 24 ducati.

Le liste venivano compilate ogni quattro anni e sottoposte all’approvazione del Sottointendente della Sottoprefettura di Nicastro. Prefettura e Intendente avevano sede a Catanzaro .

I decurioni nominavano il Sindaco e gli eletti (due) il cui compito era così ripartito :

Spettava al sindaco l’Amministrazione del comune  . Ad  uno degli eletti la responsabilità e l’incarico di  Polizia Municipale e Rurale. All’altro degli eletti  restava la competenza di assistere il Sindaco nelle sue funzioni e la sostituzione in caso di assenza o impedimento.

Al decurionato ,oltre la nomina del  Sindaco ed eletti, spettava la discussione dei conti (annuale),la ripartizione delle tasse sulla popolazione nonché le rendite e spese (l’odierno Bilancio ).

Primo sindaco del Decurionato fu  Jlario  Giliberti

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