Jacurso memorie ,racconti e personaggi del passato
Il lettore jacursano e quanti leggeranno questo libro , molto probabilmente avranno modo di rivedersi nella storia dei personaggi, a volte magari conosciuti come in ogni nostro paese, ripercorrendo così con la memoria i luoghi di un tempo ormai passato e in un posto dell’animo nel quale si mantiene verosimilmente la memoria
…il libro potrà essere acquistato prenotando nelle librerie o direttamente su Amazon , Ebay o digitando appena il titolo del Libro ,l'autore , Pellegrini Editore
Il libro “Jacurso , Memorie ,Racconti e Personaggi del Passato “
Non poteva che essere presentato nel luogo in cui l’autore è nato e vissuta parte della giovinezza. Siamo negli anni sessanta del Novecento e le classi delle scuole Elementari a Jacurso, quanto altrove , sono anche distribuiti in locali di necessità, i trasporti carenti con orari inadeguati per quanti dobbiamo spostarci a Maida a frequentare. Si va e torna a piedi ogni giorno, i giornali mancano e solo una copia de il Messaggero “arriva “ il giorno successivo ma con il Postale delle Quattro ( sedici pomeridiane).
Gli altri servizi essenziali difettano mentre la popolazione è ancora in crescita alla pari con le emigrazioni. In questi anni Svizzera e Nord Italia vedranno chiudersi tante porte. I partenti hanno già superato i restanti.
Andrò a Cosenza per continuare e Mario , quanto me , si sposterà a Catanzaro per frequentare le superiori , poi gli studi universitari. La professione medica , la famiglia …sin quando arriverà il tempo ….. per riempire chetamente un pentolone di curiosità, persone e tante cose belle che oggi consegna con cuore a quanti aspettavano che arrivasse questa attenzione.
Su questo sito – jacursoonline - sono state cadenzate storie di rughe , artigiani di gran estro, girovaghi di mestiere , angoli e slarghi , mercanti e pimpanti personaggi che poi formavano il legante necessario della comunità. Considerazione, negli appunti , per quelli che non si invitavano ai matrimoni perché ai margini dell’attenzione quanto le aquaiole , bombolare e di chi poteva campare , per scelta ,cattiva sorte o costrizione , a non far nulla consumando la giornata..
Vissute insieme all’autore prima della pubblicazione , in più frangenti so di aver pensato quanto quel lavoro , inizialmente sgombro di pensieri, volesse essere una comunicazione rivolta non solo a noi stessi ma segnatamente agli altri cresciuti con noi , e dopo di noi, trasformando quel nostro monologo interiore in un chiaro dialogo di alterità che ci vedeva impegnati a narrare eventi della nostra vita ma rapportandoci a ripresentare gli altri che in varietà di condizione lo meritavano in egual misura.
Partiamo dall’inizio: essere uguali significa avere le stesse ragioni di vivere, sentirsi liberi e realizzati. Da nessuna parte è però così. Ci sono stati allora momenti di riflessione , confronti e ricerca su questa «attrazione fatale» per il Paese fatto di case e vicoli unici dentro cui avevano consumato l’esistenza tante persone dalla forte personalità. E non si poteva escludere alcuno…………….
La presentazione di un libro rappresenta , ovviamente , il modo migliore per raccontare tutto ciò che ruota intorno al Testo e la Sala Convegni di Jacurso , paese natale dell’autore , si è mostrata per la circostanza capace di offrire un vero e proprio valore aggiunto. In un paese quasi alla deriva del tempo , strozzata da infauste incapacità e dagli eventi avversi del periodo, il pensiero primo però non si è impoverito nella condizione del nulla e le persone che hanno voluto bene ai contenuti e all’autore non sono mancati. Non certo per riempire la sala o essere assenti ma appena per l’educazione, l’interesse e la disinvoltura di esserci perché gli eventi non devono conoscere le diversità.
Kalos Krios , che mi onoro di rappresentare e di guidare da più anni , è un’associazione di promozione sociale nata nel 2009 con il sogno e l’ambizione di colmare un vuoto: l’assenza di attenzione al territorio , alla sua storia e quella del Paese, di spazi culturali e di una libreria, quali non solo contenitori di libri ma soprattutto luoghi di confronto , di produzione di idee e progetti coinvolgendo i pochi giovani , le istituzioni e facendo rete con le altre associazioni vicine.
Per tanto ringrazio per la loro presenza : Gianfranco Antonioli - Franca Pellegrino dell’Ass.ne Borgo Antico di Cortale , Maria Assunta Anania dell’Ass.ne Tra Chjiazza, Rughi e Carriari di Maida ,Cesare Cesareo per " Curinga – insieme .it ", il Gruppo Malacari Maratone Donne di Curinga che sono state presenti all'evento , Ali sul Mediterraneo da San Pietro . Per l'associazione " Libera " presente in sala l'Avv.Vittoria Panzarella
Grazie anche all’Ing. Michele Esposito per la disponibilità dando un importante contributo allo svolgimento dell’evento. Non da ultimo ma per sottolineare l’importanza delle istituzioni una doverosa riconoscenza al Sindaco Serratore per la presenza e la disponibilità della sala per l'evento.
Un grazie a quanti sono intervenuti numerosi da sorprendere l’autore del Libro e condurlo in un vero momento emotivo per l’abbraccio e la vicinanza ricevuta.
Per la partecipazione delle associazioni , tanti amici , di quei studenti alle Medie e ora adulti abbiamo ricominciato a sentirci in un altro tempo cioè nel grande paese che siamo stati, territorialmente e paesanamente dicendo . Un passato degli anni sessanta non troppo vicino ma pur se lontano animati a riprenderlo in quegli anni che ci ha visti “ spaesati “ a Maida e poi uniti compagni di scuola. Di lotta politica dopo e di interessi culturali che adesso si rinnovano. L’emigrazione ci ha portato gran parte di quel tanto che imparavamo a Scuola , alla Media Pascoli di Maida. Non solo nozioni di latino o matematica l’Iliade e Il DeBello Gallico ,ma di esperienze capaci a forgiarci e che cominciavano a integrare i singoli saperi appresi a Cortale , San Pietro o Curinga e che a Maida si aprivano e ampliavano con nuovi arricchimenti .
A Maida con grande condivisione si formava e viveva il grande paese che ci accomunava per mesi , per tante ore al giorno e che ha radicato interessi in tante generazioni del circondario.
Per la presenza di questi tanti amici sento di esternare ,anche , la commozione dell’autore , il Dott. Mario Dastoli , che ho visto più volte rallentare il suo intervento …lasciando fare e che oggi non manca di proporlo nei canali a cui è possibile accedere.
Si scriveva di un piccolo paese all’oblio e di una location però adatta all’evento, confortevole e allo stesso tempo capace di far passare un’idea di prestigio che altrove sarebbe magari mancata.
La presentazione, è stata moderata e impreziosita dai sapienti interventi di Carmen Mutone , Docente al Liceo di Filadelfia mentre la lettura dei brani selezionati è stata affidata alla giovane universitaria Daniela Pileggi e Francesco Pellegrino delle Scuole Medie . Entrambi capaci di reinterpretare i perduti modi di esprimere tristezze o sofferenze , giovialità o valori cadenzando in dialetto antico forme , espressioni e gestualità necessarie.
Il lettore jacursano che leggerà questo libro molto probabilmente avrà modo di rivedersi nella storia dei personaggi, a volte pure conosciuti ,ripercorrendo così con la memoria i luoghi di un tempo ormai passato in un posto dell’animo nel quale si mantiene verosimilmente la memoria. Il libro, come si scriveva , parla di eventi che si ricollegano alla storia del luogo e alle tante attività che venivano svolte nella società jacursana. Tra queste quella che oggi sarebbe stata l’attività di una fisioterapista.
Come accadeva in quel periodo e in una realtà in cui non era semplice rivolgersi a Dottori , più complicato alle cure ospedaliere, anche a Jacurso esistevano donne di grande forza che possedevano una sapienza semplice, generalmente tramandata da madre in figlia o appresa per desiderio o innato “ portamento mentale “, che permetteva loro di curare i piccoli malanni delle persone all’interno della nostra comunità. Oggi tali desideri si appagano nelle università ma erano altri tempi, quelli della terza o quarta elementare. Non più di tanto a Jacurso di fine ‘800 primi del ‘900..
Fortemente credenti, conoscevano antiche preghiere, l’uso delle erbe e iniziavano la loro opera di sollievo segnandosi la fronte. La Sig.ra Caterina era una delle due del paese e che fosse un persona molto brava e disponibile era davvero risaputo..Ci siam passati con la “ cacarella “ tanti spericolati adolescenti ridotti a mo di pulcini tra le sue mani. Che già la voce pacata e rassicurante ci allontanava dal genitore che ci accompagnava avvicinandoci nelle sue mani carezzevoli.
“Li Mani de Caternuzza “ , il brano a Lei dedicato non poteva che avere la Voce narrante della nipote - Prof.ssa Caterina Mazzei - che in questa occasione ha dato ampia prova di una grandissima qualità interpretativa dove la lettura non s’è fermata a cogliere l’apparenza della descrizione ma scava per individuare il senso profondo che quella nonna dava alla sofferenza delle persone. Che non le impediva di essere sempre disponibile verso chiunque le chiedesse aiuto.
Luoghi, fatti , persone e stili di vita che altrove avrebbero registrato , forse , un calo di attenzione . Storie che non meritavano ,dunque , l’oblio ma l’attenzione per essere narrate ,scritte e salvate dal silenzio. Il Dott. Mario Dastoli che è l’autore , si è fatto dunque carico di andare a recuperarle nel labirinto della memoria e consegnarle ai lettori del libro. E’ una gran bella dimostrazione di stima per la collettività tutta.
…il libro potrà essere acquistato prenotando nelle librerie o direttamente su Amazon , Ebay o digitando appena il titolo del Libro , l'autore Dastoli, Casa editrice Pellegrini.
Come ultima nota il ringraziamento dell'autore agli intervenuti e una particolare commozione per il sottoscritto .
Caro Franco,
Abbiamo avuto una serata indimenticabile, di grande emozione, ho toccato con mano i sinceri riconoscimenti e gli attestati amicali e fraterni di tante persone, di gente che ha condiviso con noi un passato tanto lontano; ho notato apprezzamenti spontanei e vicinanza affettiva da parte di una comunità che nn mi vedeva partecipe da una vita e che però ha capito che la lontananza, la lunga assenza, non ha scalfito, non ha ridotto l’amore per il paese, la nostra gente i nostri amici i nostri fratelli….
Tutto questo, caro Franco, origina dalla tua intuizione, dall’immediato apprezzamento che hai avuto dei miei scritti, dalle pubblicazioni ripetute che hanno fatto da stimolo per continuare.
Dicevo della serata indimenticabile, della maestria e padronanza scenica della signora Mutone nella presentazione, della capacità critica e della analisi dei contenuti con ricerca delle caratteristiche linguistiche perse nel corso degli anni.
L’interesse suscitato dall’incontro lo abbiamo constatato anche per la presenza di esponenti e amici di altri comuni, facenti parte di associazioni culturali che vivono la realtà quotidiana di queste piccole comunità.
Il mio ringraziamento è rivolto in primis a Te, che sei stato l’artefice e il promotore di questo movimento, poi alla signora Mutone per quanto già espresso, al sindaco, Nando Serratore, che ci ha ospitato in una sala gremitissima, attenta e partecipe….
A tutta questa gente va il mio, il nostro ringraziamento nella speranza che di questi incontri se ne facciano tanti e possano rappresentare il terreno su cui far rinascere e riprendere e/o salvare situazioni, tradizioni, usanze e costumi che rappresentano la storia di queste comunità.
Caro Franco
Un forte abbraccio e ancora un grande ringraziamento per tutto quello che hai fatto e quanto farai.
--------------
Ricorderò a lungo la giornata del 6 aprile 2024.
E’ stata per me una grande emozione ritrovare tanti amici e conoscenti, con cui ho condiviso gli anni della adolescenza e gioventu, che in modo spontaneo e sincero hanno voluto onorare con la loro presenza questo evento.
Grazie a voi tutti di cuore. Vi ringrazio per gli apprezzamenti e la vicinanza affettiva che ho potuto notare nei miei riguardi, nonostante il mio lungo periodo di distacco dalla realta diel paese. Come avrete potuto intuire, Jacurso è sempre nel mio cuore e la realizzazione di questo piccolo volume rappresenta la testimonianza che il legame non si è mai interrotto.
Un affettuoso saluto e un vivo ringraziamento rivolgo all’amico Ferdinando Serratore, Sindaco di Jacurso, che con sensibilità e generosità è intervenuto all’evento e ha messo a disposizione una bellissima e confortevole sala convegni.
Un particolare ringraziamento alla Professoressa Carmen Mutone che in modo mirabile ha coordinato gli interventi, ha presentato il libro entrando nel merito dei racconti, dei personaggi, dei costumi, delle tradizioni, delle caratteristiche linguistiche; la signora Mutone, ci ha presi per mano e ci ha accompagnati in un viaggio interessante, piacevole, emozionante e ricco di umanità e nostalgia, grazie signora Carmen.
Con l’amico Franco Casalinuovo abbiamo condiviso, un po' casualmente, l’inizio del percorso, con la pubblicazione periodica dei diversi componimenti; insieme abbiamo rievocato momenti, episodi, personaggi e situazioni del passato in un clima palpitante di emozioni e sentimenti. L’apprezzamento dei racconti e l’interesse suscitato nella gente, ha fatto da stimolo per portare avanti il lavoro e far conoscere qualcosa del mondo, della vita e della realta che abbiamo vissuto, Grazie Franco per quanto fatto con le tue iniziative culturali e associative.
Saluto e ringrazio per la loro presenza, gli esponenti delle associazioni culturali dei paesi limitrofi, Cortale, Maida, San Pietro e Curinga che so impegnati in importanti attivita di ricerca e studio delle tradizioni culturali dei nostri paesi assai simili per usi, abitudini, linguaggio e storia.
Nella speranza di poterci rivedere in altre cosi belle occasioni invio un affettuoso e caloroso abbraccio a tutti gli amici intervenuti.
Mario Nino Dastoli
Corigliano Rossano, lì 13 04 2024
............
Un abbraccio al Dott. Battista Buccafurni e al Prof. Piero Devito
Un ringraziamento a quanti leggeranno il Libro e continueranno a seguirci sul Sito di Jacurso
Francesco Casalinuovo . Ass. Cult. kalo krio - jacursoonline