Moira Ciliberto -Ginnasta della Nazionale Svizzera
Tanti anni or sono hanno lasciato Jacurso quasi tutti i giovani perché il trasferimento in Svizzera era l’alternativa tra lavoro e disoccupazione . Oggi ci sono tutti gli altri, quei pochissimi giovani laureati che , invece, se ne vanno perché non hanno semplicemente voglia di sottostare a baronie , promesse, assenza di meritocrazia, stipendi inferiori alla decenza.
Peggio con la burocrazia soffocante per i pochi disposti a mettersi in proprio e ancora peggio per una sottocultura del lavoro ancorata ad una mentalità obsoleta, frutto almeno in parte di un tessuto sociale povero di idee e di insufficiente intraprendenza lavorativa. Diciamocela tutta! Senza risorse personali o alle spalle la necessaria risorsa familiare non si potrà mai rischiare qualunque attività.
Oggi , lontani da quella emigrazione da anni 60/70 , si continua a parlare di una vera fuga di cervelli che, spesso, dopo essere stati formati in modo anche eccellente , con il contributo di tutti noi contribuenti , invece di rappresentare un ritorno economico per il meridione sono «dati in regalo» all'estero.
Qualche riflessione
“ Nel 2017 ho deciso di andare in Svizzera e ho avuto la grande opportunità di iniziare il mio percorso nel reparto di chirurgia cardiovascolare dell’Ospedale Universitario di Ginevra, sotto la guida del….. Sono stata assunta subito per un anno, al termine del quale mi hanno rinnovato il contratto a tempo indeterminato per potermi permettere di proseguire il mio percorso formativo».
Le ragioni che hanno spinto e spingono ancora ad andarsene sono perciò tante ,diverse e soddisfacenti per l’inserimento nel lavoro che soddisfa e gratifica.
E’ con questa premessa che introduciamo una storia di emigrazione con esiti soddisfacenti . . Abbiamo incontrato Domenico, che segue il nostro Sito dalla Svizzera, dove ha trovato modo di valorizzare le sue capacità realizzando le condizioni opportune tali da consentirgli una soddisfacente qualità di vita sociale( a noi ancora troppo complicata). Ma non è di Domenico che stavolta vogliamo scrivere quanto di Moira , figlia di Domenico .
“ Non è mai stata una ragazzina capricciosa , non ha manifestato molti desideri, ma che ancora bambina si è innamorata della ginnastica artistica. Ha insistito perché la iscrivessimo, anche se con mia moglie si era un poco perplessi perché si temevano gli infortuni ma soprattutto perchè questo impegno le avrebbe fatto trascurare la scuola.”
Siamo agli inizi. Moira Ciliberto è una bambina ...già in palestra .
Farà coppia in sincro con Janina Muller
Nello sport , però , per ottenere risultati brillanti è indispensabile una forte passione e una buona dose di determinazione per affrontare le lunghe ore di allenamenti . E’ quanto occorre a chi si propone di praticare qualunque disciplina sportiva e che aiuterà a supportare la forza di volontà tesa a raggiungere i propri obiettivi nonostante le difficoltà, i problemi, le sconfitte e i momenti negativi. Moira aveva tutto questo e soprattutto tanta determinazione.
Ho letto che fra i 3 e i 4 anni, le bambine ,in particolare , compiono una enorme quantità di apprendimenti che pongono le basi per quelli successivi. Cominciano ad assolvere ai “compiti” fondamentali di questa età ovvero, imparare bene a parlare, a muoversi, a socializzare e relazionarsi con gli altri. Ho anche appreso che, contemporaneamente ad altre abilità , migliorano e si sviluppano ancor di più le capacità di coordinazione dei movimenti , come quelle occhio-mano ed occhio-piede e che fra i tre e quattro anni le bambine in particolare credono di essere finalmente diventate grandi. Si vestono e si spogliano senza problemi e sono agili come uno scoiattolo. Ecco perchè la Ginnastica in generale e quella Artistica in particolare esigono questa età.
In coppia con Janina Muller . Quanta perfezione !
Per me e per noi del sito jacursoonline è stata opportuna questa premessa in quanto oggi , come detto , scriveremo di una nostra giovane concittadina poco conosciuta a Jacurso, per non essere neanche nata , ma che al contrario ha tanta notorietà in terra svizzera dove è nata e per la quale ha fatto parte e continua a esserlo in seno alla Nazionale di Ginnastica Artistica . Lei si chiama Moira Ciliberto . Col suo papà , Domenico Ciliberto , è venuta a Jacurso questa estate e noi , che abbiamo avuto modo di conoscerla , ci proponiamo di proporla anche alla vostra conoscenza un po per gli eccellenti meriti sportivi raggiunti in campo internazionale con la Nazionale Svizzera ma soprattutto per le capacità umane e professionali che i nostri concittadini hanno saputo ottenere lontani dal nostro paese al quale restano legati. E’ il caso di menzionare che “Jacursoonline.it ” nasce per dare voce a tutte quelle storie e personaggi che non hanno spazio nei canali ufficiali dell’informazione locale, portandole ad una rilevanza e ad un’attenzione più ampia “
TITLE Ms - lastname CILIBERTO - firstname Moira - gender FEMALE - country SWITZERLAND - place of birth ITINGEN BL - year of birth 2000 (21 y.o.) - discipline(s) TRAMPOLINE GYMNASTICS
Nel breve tempo che ci si è data la possibilità di discorrere con Moira, abbiamo ascoltato di quanto costa in fatica la preparazione prima delle gare il cui evento , cioè la prova , si consuma in pochissimo tempo. A tratti cercheremo di raccontare , senza eccedere e nel modo semplice, quanto Moira ha saputo con dolcezza di espressione portare storie alla nostra conoscenza.
La ginnastica artistica è uno sport olimpico individuale che prevede però anche competizioni di squadra. E’ uno sport che richiede coordinazione, forza, equilibrio, mobilità articolare, velocità, concentrazione, e, nel caso della ginnastica artistica femminile, eleganza , grazia e musicalità.
Queste doti, comprendiamo, hanno consentito a Moira di raggiungere con la Nazionale Svizzera , tanti successi in campo internazionale sia nelle gare individuali che a squadra… Nella ginnastica artistica femminile alla trave, al corpo libero, alle parallele asimmetriche e al volteggio. E’ anche uno sport che richiede disciplina, sacrificio, costanza e concentrazione: prima di riuscire a fare un salto correttamente , dice , si può cadere decine di volte. Si può preparare una gara per mesi e poi cadere dalla trave di equilibrio in quei 90 secondi di esercizio. E’ uno sport che spinge a superare i propri limiti e le proprie paure e ad eseguire movimenti “contro-intuitivi” (come può essere un “salto mortale” all’indietro). Nelle pause , Giuseppe il papà,interviene con l’esperienza da genitore ripercorrendo gli inizi , le trasferte , le gare , le vittorie e gli episodi per qualche infortunio… La passione , dice , aiuta a superare la fatica degli allenamenti che si sommano agli impegni scolastici ed è proprio essa, infatti, che ha permesso a Moira di conquistare importanti vittorie.
Quì nell'esercizio individuale
Qui , e mi fa vedere una Clip … poi una foto… siamo ai primi tempi…continua Giuseppe e sotto ,dopo le indicazioni fornite , siamo a proporre qualche periodo di gare come quella in Spagna o in Francia …
“ Dopo alcuni anni in cui da genitori stiamo seguendo e sostenendo, con mia moglie, la passione di nostra figlia , mi sento di condividere alcune riflessioni, senza alcun tipo di presunzione.
La ginnastica, ha rappresentato per Moira un’importante scuola di vita imparando cioè cosa significano il sacrificio e le rinunce per raggiungere qualcosa di grande e credo che abbia imparato che nella vita si raggiungono gli obiettivi anche insieme ad altre persone, imparando che vincere è bello, ma che vincere le proprie paure e riconoscere le proprie capacità ed i propri limiti è ancora più utile per la vita di ogni giorno.”
“ In questi anni abbiamo anche capito l’importanza del ruolo di ognuno di noi : c’è il ruolo dell’atleta, del genitore e dell’allenatore, ognuno con un compito diverso, ma tutti impegnati nel raggiungere il traguardo della crescita sportiva e caratteriale dei nostri figli. Nel caso di Moira non sempre si era infatti d’accordo con l’allenatrice. Punti di vista …diversi . Nessuno è indispensabile, ma tutti siamo importanti.
“. È stato un piacere vederla affrontare le difficoltà degli esercizi, qualcuna con determinazione, qualcuna con il sorriso, qualcuna con la paura di sbagliare, e poi gioire di quanto fatto. C’è anche il rammarico e magari una lacrima per l’errore commesso, ma è da qui che si riparte il giorno dopo in vista della gara successiva.”
Da pochi giorni son finite le gare internazionali dove le nostre ginnaste sono state bravissime. Quanta Fatica! Moira è stata presa anche da un brutto infortunio ! La Ginnastica è uno sport bello a vedere ma povero in quanto è raramente sotto i riflettori, non sei noto come i calciatori e non girano i soldi degli sponsor come in altri sport. Anzi bisogna mettere soldi per seguire Moira, aggiunge il papà , che per affrontare le gare deve mettere impegno, allenamenti costanti, ore ed ore in palestra per imparare un singolo gesto tecnico, mesi di allenamento per un esercizio di pochi secondi, per una o due gare di campionato .Se poi magari ti prendi l’influenza la settimana prima o cadi dalla trave in allenamento e ti fai male… Allenamento che se ti va storto poi torni a casa tardi (…e devi fare pure i compiti…) e non appena hai cinque minuti liberi , prima di cena, vai in soggiorno e trasformi il tappeto nella tua personalissima pedana del corpo libero. Guarda che è vero !
Dopo le gare
La ginnastica è così, inizi ad amarla e poi non puoi farne a meno.
Adesso Moira sta pensando al suo futuro . Continua nel settore e non può fare a meno di restare in questo ambito anche frequentando l’Università. Brava e Auguri Moira. Ma anche ai genitori e alla terra di origine.
Moira oggi . Estate a Jacurso , col suo Papà... Ciao
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franco casalinuovo jacursoonline
Salutiamo chi legge da :
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