Babilonia & Dintorni
Babilonia & Dintorni
Quarant’anni or sono quattro caccia israeliani si alzavano in volo . Direzione Irak .Era il 1981 . Secondo la intelligence israeliana , il Mossad , Saddam Hussein era prossimo alla realizzazione di un ordigno atomico già che il suo progetto sull’arricchimento dell’uranio procedeva senza difficoltà. Preoccupante per voce degli americani , un reattore atomico in quella delicata area particolarmente soggetta ad instabilità politica e militare.
Il reattore , di fatto , era già stato costruito e pronto alla fase di arricchimento dell’uranio radioattivo. Il primo di quei otto caccia impegnati in quella che sarà nominata in codice “Operazione Opera “ era pilotata da un giovane comandante ancora vivente , che ebbe l’incarico di condurre la squadriglia sul reattore ,sganciare le bombe e distruggere ” l’Opera “ atomica di Saddam.
Il comandante , insieme agli altri equipaggi della squadriglia, consapevoli del rischio e del sicuro contrattacco dell’aviazione irachena , erano certi di non far ritorno alla base certi di essere uccisi in combattimento o fatti prigionieri .
Inaspettatamente la reazione irakena non si verificò . Si limitarono a qualche azione dell’antiaerea che non portò danni ad alcun velivolo. Così,dopo aver compiuto la missione, gli aerei fecero ritorno alla base di partenza. Missione rischiosissima non solo per la ragionata certezza dell’attacco aereo irakeno ma soprattutto per la distanza impegnativa tra andata e ritorno in ragione dell’autonomia del carburante che metteva già in dubbio il possibile rientro in caso di combattimento aereo.
Bastarono invece sia l’audacia che l’autonomia di volo oltre che l’esito positivo della missione. Fatta eccezione per un solo pilota, gli altri sono ancora viventi. Ramon , il pilota ,che non c’è più moriva nella missione spaziale del Columbia quando, nel 2003 , perirono tutti gli astronauti al rientro nell’atmosfera terrestre .
Una Riflessione
Si conosce l’esito della Guerra e la fine di Saddam ma è corretto chiedersi per quale privilegio Israele possa pretendere di sentirsi la sola , in quell’area , a dover disporre di armi nucleari e di promuovere guerre e guerriglie con i vicini.
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Un altro avvenimento dovrebbe , invece , indurre noi , dimentichi e tronfi di eccessiva libertà , a qualche riflessione che difetta in tanti nostri comportamenti.
Per un Po di Libertà
Kim , leader dittatore della Korea ,ha vietato al “ suo “ popolo di ridere per undici giorni a datare dal 17 dicembre . L’ha fatto per onorare “ la memoria del padre “ deceduto in questo giorno e che fu dittatore dal 1994 al 2011. Un dittatore Kim Jong – Un che, oltre ad avere vietato i jeans ,i capelli lunghi , i piercing ha vietato di recarsi anche a fare la spesa . Tanto per “ onorare “ il ricordo del padre Dittatore Kim Jong – le .
Anche altre volte gli era grattato in testa di far rispettare la memoria del padre con provvedimenti poco cordiali verso i trasgressori . Quelli identificati , appare certo , non si sono più rivisti. A chi del popolo dei koreani capita di morire in questi giorni di “memoria “ non è consentito avere una normale sepoltura nell’immediato tempo ed ai familiari è fatto divieto anche di piangerlo . Inoltre per la circostanza della “ memoria “ navi , treni ,auto e qualunque mezzo dotato di segnale acustico sono stati obbligati a strombazzare in tutta la Corea per tre minuti.
Come ben si sa , la sorella di questo imprevedibile dittatore, insedia da sempre il potere del fratello e chi sa come andrà a finire …
Non per Kim ,non per la sorella . Per il popolo koreano.
Era il Dittatore Saddam Fu il prigioniero Saddam
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francesco casalinuovo jacursoonline