il Lavoro
Il Lavoro del 1° Maggio
Per la gente del Sud , il 1° Maggio non è mai stata e non sarà mai Festa sin quando il lavoro non riuscirà a prevalere sull’emigrazione che negli anni ha spopolato tutto il Mezzogiorno. Lavoro che anche ai nostri giorni resta appena rappresentato col sapore di un privilegio per pochi essendo venuto meno il contributo della spesa pubblica lasciando molto sbilanciate le attività economiche trainate solo dai già precari investimenti privati.
Osservando qualche dato, seicentocinquanta famiglie risulterebbero senza reddito da lavoro mentre cresce quello precario e, quando necessario , il ricorso all’emigrazione . Un altro dato, legato al precedente , fa notare come tra il 2012 e 2019 i componenti di quelle famiglie in cerca di occupazione siano passate da 360 mila a più di 600 mila e le aree con maggiore difficoltà sono ovviamente riferite alle periferie e aree interne in particolare.
In queste aree sono cresciute, comprensibilmente, degrado sociale e servizi mentre per quei lavoretti di bassa qualifica ai quali , prima di scappare, ricorrono anche i “ Giovani freschi di Laurea “con retribuzioni mortificanti.
Tanto può significare solo che ,mancando le politiche adeguate il lavoro al Sud rimane neanche più una speranza.
Come riporta il Sole 24ore , però, si potrebbe verificare uno scenario positivo per gli anni a venire qualora venissero favoriti in misura maggiore gli investimenti infrastrutturali di cui il Sud ha grande bisogno.
La Porta Chiusa per la gioventù del Sud
Quando non si aveva la necessità di alzare, ogni anno, il PIL
Un altro dato negativo:
Negli ultimi 16 anni ha lasciato il Sud la metà dei giovani tra 15 e 34 anni
C’è un ultimo dato che fa riflettere. Negli ultimi 16 anni hanno lasciato il Mezzogiorno 1 milione e 883mila residenti: la metà giovani di età compresa tra i 15 e i 34 anni, quasi un quinto laureati, il 16% dei quali si è trasferito all’estero. Quasi 800 mila non sono tornati. Anche nel 2016, quando la ripresa economica ha manifestato segni di consolidamento, si sono cancellati dal Mezzogiorno oltre 131 mila residenti.
Il PORTO di GIOIA TAURO: Una occasione di sviluppo che sarà nascosta nel dimenticatoio
...anche se l'Italia e la CALABRIA occupano una posizione di dominio nelle rotte del Mediterraneo si tralascerà Gioia preferendo lo sviluppo di Genova , Trieste e...Rotterdam
Si diceva di quando il lavoro è appena un privilegio.
Basta guardare i telegiornali regionali della Rai, gli sportelli delle Banche , gli uffici della Regione ,le strutture ospedaliere … dove appare chiara l’identità di un Meridione segnato da mille divisioni e ingiustizie sul mercato dell’occupazione . Dove si misura quotidianamente il deficit di opportunità per la gioventù Diplomata , Laureata , per quella operaia e femminile in particolare . Maschile e Femminile accomunate da questa onda lunga che da troppo tempo è ormai un collante tra le generazioni meridionali che, dopo i padri, continuano a esprimere le capacità professionali solo lontani dai territori del mezzogiorno e comunque emigrando.
Due cancrene tipiche dell’Italia malamente unita e , colpevolmente, dal malcostume attivo in tutto il mezzogiorno in particolare.
La prima da cercarsi in quell’ Italia dove una concreta unificazione, in termini di omogeneità di benessere , cioè di lavoro e reddito, non si è mai stata progettata politicamente e dove tutt’ ora dalla classe politica settentrionale viene percepita addirittura come un danno per la crescita economica dello stesso nord.
Quanto alla seconda cancrena il danno potrebbe colpevolmente essere individuato nella cultura tipica delle “conoscenze e raccomandazioni “ per mezzo delle quali quel che conta non è la preparazione che si ha ma “per chi conosci “ dove questa Chiave che apre alle opportunità , è determinante e senza la quale la prospettiva di una carriera lavorativa è scarsa.
L’arretratezza, poi , fa anche parte di questa onda lunga che da troppo tempo unisce più generazioni , più identità sociali e i legacci della politica. La conseguenza di una cultura tipica mediterranea che ci appartiene nel modo di vivere le relazioni sociali e che affonda le radici in antichi comportamenti miranti sempre alla costruzione di una fitta rete familiare , amicale e parentale dentro i quali i componenti della cerchia si son sempre preoccupati l’uno dell’altro e “ Sistemati “.
Di questo , bisogna prendere atto , noi del Sud siamo stati sempre maestri e allo stesso tempo responsabili di questa cultura delle conoscenze che oggi viene anche riconosciuta come la principale causa della fuga dei Giovani Laureati , i cervelli in fuga , insieme a tanta Gioventù preparata e capace di esprimersi altrove. Fin qui.
Uno Sguardo all’Europa
Dopo i disatri della guerra la Germania si ritovò spartita in due. Seppe creare la rinascita con sviluppo e benessere di vita la Germania ad ovest mentre rimaneva e peggiorava la sofferenza nel territorio dell’Est.
Dopo la caduta del Muro, però , i tedeschi hanno voluto costruire l’Unità. Quella vera mai attuata in Italia che ha solo peggiorato e distanziato le Regioni del Mezzogiorno. Una Ragione politica e non l’incapacità del mezzogiorno additata sempre e tutt’oggi a vergognosi considerazioni .
Il Governo della Germania si è ,invece , caricato il sottosviluppo dell’altra Germania spendendo ogni anno per il loro “Mezzogiorno” fino al 5% del Prodotto Interno Lordo che ,invece , il Governo sabaudo prima ha vessato con tasse e ruberie e con la Repubblica dopo impegnando somme da Assistenza e non di sviluppo programmato concedendo, al massimo del buonismi, appena 1% del prodotto Interno Lordo.
Ai giorni nostri, l’Europa , osservando i nostri grandi ritardi , ha ritenuto investire il 70% che son diventati appena il 40% per le decisioni dell’ultimo Governo.
Parlando di Lavoro , inteso come dignità di vita delle persone del Sud , è doveroso soffermarci in questa giornata dove noi non festeggeremo ancora nulla , su quanto sopra menzionato e ripreso a confronto..
Abbiamo tanto bisogno di crescere nel mezzogiorno , aprire le nostre coscienze e conoscenze per poter fare progredire economicamente l’Italia Intera e i nostri territori abbandonando la logica delle raccomandazioni , delle conoscenze al fine di impedire che si continui a sistemare figure sbagliate in ruoli dirigenziali che sinora hanno prodotto i danni nell’ Assistenza sanitaria , dei servizi essenziali , della viabilità , dei territori , delle infrastrutture tutti motivi per una crescita sostenibile ed opportunità di lavoro .
Staremo ad osservare quanto la nostra classe politica sarà capace a difendere , per creare lavoro, questa irripetibile opportunità che l’Europa ci ha accordato o come al solito si limiterà alle direttive e si sistemerà stando “ alla cuccia “. Come del resto ha fatto in questi giorni , muti ,senza una nota sull’approvazione per la ripartizione dei fondi o una ipotesi di progettualità. Muti.
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francesco casalinuovo Ass. Cult. KaloKrio jacursoonline