Una per Tre
Una Giornata per tre Eventi.
La Musica - La Poesia - Le Vittime delle Mafie
Ciò che resta è stato sempre scritto dai Poeti
Ciò che resta è stato sempre scritto dai Poeti.
Nel primo giorno di primavera si celebra l’arte poetica come trasmissione fondante della memoria. La celebrazione della Giornata Mondiale della Poesia rappresenta ,soprattutto, “l’incontro tra le diverse forme della creatività
Sono nata il ventuno a primavera
Sono nata il ventuno a primavera
ma non sapevo che nascere folle,
aprire le zolle
potesse scatenar tempesta.
Così Proserpina lieve
vede piovere sulle erbe,
sui grossi frumenti gentili
e piange sempre la sera.
Forse è la sua preghiera.
Alda Merini
Primavera, Cesare Pavese
Sarà un volto chiaro.
S’apriranno le strade
sui colli di pini
e di pietra…
I fiori spruzzati
di colore alle fontane
occhieggeranno come
donne divertite: le scale
le terrazze le rondini
canteranno nel sole.
Un giorno
anche tu lascerai
queste case,
dirai addio,
Calabria infame.
Solo
ma leale
servizievole,
ti cercherai
un'amicizia,
vorrai sentirti
un po' civile,
uguale a ogni altro uomo;
ma quante volte
sentirai risuonarti
bassitalia,
quante volte
vorrai tu restare solo
e ripeterti
meglio la vita
ad allevare porci.
franco costabile
M U S I C A
Educazione Musicale alle Scuole Primarie .Praticamente niente. Tutto alla discrezione e alla vocazione delle maestre.
Musica scuola elementare due ore all’anno ? Scuola media due ore a settimana. Un’ora per la storia della musica e l’altra per imparare qualche canzonetta. I Docenti di questa disciplina si impegnano e si sforzano a suscitare l’interesse dei ragazzi e a volte sono capaci di insegnare “l’uso “ di uno strumento musicale. Ai concerti non si vedono giovani perché non gliene frega niente ! Stiamo depauperando un patrimonio enorme che da sempre abbiamo saputo valorizzare per passione..
Giornata della memoria per le vittime delle mafia
Dovremmo essercene accorti o forse no, ma da anni non è più l’epoca dei sequestri di persona ,degli attentati spettacolari a Banche , Stazioni , Treni, o peggio ,a personaggi noti.
Le organizzazioni che operano al di fuori della legalità . più chiaramente ‘ndrangheta o mafia , hanno cambiato modus operandi per continuare ad essere operative. Essere meno visibili nelle loro svariate attività economiche ed essere meno disturbate.
Vittime sono diventate i cittadini comuni, che per non fare “ Audience ,cioè spettacolarizzazione della notizia ,“ pagano un prezzo altissimo nel totale disinteresse mediatico.
Commercianti che si oppongono al pizzo, piccoli imprenditori che si rifiutano di sottostare alle mafie locali, a volte solo cittadini che si trovano nel posto sbagliato al momento sbagliato e vengono colpiti da proiettili vaganti. Persone comuni, con storie comuni, il cui nome viene presto dimenticato.
Mentre Roma era frastornata per il rapimento Moro ,a Cinisi moriva Peppino Impastato, dilaniato da una esplosione . Fondatore e animatore di Radio Out convinto, insieme a qualche amico, di portare il messaggio antimafia e farlo veicolare attraverso l’ascolto. Noi al sud non ci siamo mai rivoltati come popolo contro la mafia ,la criminalità o‘ndrangheta. Siamo stati sempre soggetti alle critiche e al disprezzo . Adesso al nord si scoprono banchieri , finanzieri , imprenditori , politici invischiati in attività poco chiare ma non si avverte nessun movimento di condanna contro i propri concittadini poco “ legali “ nelle loro attività .
Alcuni di questi patiscono in virtù delle inchieste intraprese dal procuratore Gratteri ma anche all’estero, vedi paesi dell’est, la corruzione e gli affari illeciti non difettano .
Grazie a procuratori come Gratteri , che hanno scavato a fondo ,si deve constatare quanto la latitudine sia devastante.
Peppino Impastato
I miei occhi giacciono
in fondo al mare
nel cuore delle alghe
e dei coralli.
Seduto se ne stava
e silenzioso
stretto a tenaglia
tra il cielo e la terra
e gli occhi
fissi nell'abisso.
Giuseppe Impastato nasce a Cinisi il 5 gennaio 1948 da Felicia Bartolotta e Luigi Impastato. La famiglia Impastato è bene inserita negli ambienti mafiosi locali: si noti che una sorella di Luigi ha sposato il capomafia Cesare Manzella, considerato uno dei boss che individuarono nei traffici di droga il nuovo terreno di accumulazione di denaro. Frequenta il Liceo Classico di Partinico ed appartiene a quegli anni il suo avvicinamento alla politica, particolarmente al PSIUP, formazione politica nata dopo l'ingresso del PSI nei governi di centro-sinistra. Assieme ad altri giovani fonda un giornale, "L'Idea socialista" che, dopo alcuni numeri, sarà sequestrato: di particolare interesse un servizio di Peppino sulla "Marcia della protesta e della pace" organizzata da Danilo Dolci nel marzo del 1967
Ignazio Buttitta Cantata contro la mafia - 1961
La mafia non è la peste, non è la carestia
e nemmeno la guerra;
ma come la carestia, la peste
e la guerra, fa danni e semina morte.
Sicilia e mafia sunnu du' cosi
lu stissi comu diri spini e rosi;
du' cosi diffirenti pi natura
la mafia feti, e la Sicilia odura!
Li mafiosi un su' siciliani
sunnu razza bastarda comu i cani
non sunnu nostri amici e nè parenti
e in comuni non avemu nenti.
L'amici di la mafia su' certuni
all'apparenza nobili persuni
divoti di la fidi e di li santi
cu funzioni e ncarichi mpurtanti
ed hannu a Roma - evviva a capitali! -
sede fissa e quartiere generale.
Su' seculi c'ammolanu i scagghiuna
la mafia ngrassa e vuncia li primula
si mudirnizza, allarga li so riti
diventa dirigenti di partiti.
Tutti l'appalti e li cuncissioni
la mafia l'amministra e nni disponi
la mafia arrobba, la mafia siggi
la mafia suttametti a la so liggi.
La liggi di la mafia è la lupara
e a cu non piaci, la mafia ci spara
cu vidi e sapi, si non fa lu mutu
s'accatta a fossa e s'accatta u tabbutu.
P' amuri di la vita ognuno taci
e supporta la mafia in santa paci
non è omertà, non è vigliaccheria
si l'omu onestu un havi garanzia.
Lu mafiusu è garintutu e sapi
ca quannu ammazza currinu i so capi
i prutittura, li suttamarini
complici ed alliati a l'assassini
ca càncianu li carti e tempu un nenti
e l'assassinu diventa nnuccenti.
Sempre assolti: assolti per insufficienza di prove.
I cartellini pinali parranu!
Dici la mafia, si niscemu assolti
megghiu ammazzari e siminari morti
turnumu chiù rimuti a li paisi
viva la mafia e li corti d'Assisi!
Tornanu chiù timuti, si capisci
la fama avanza e lu prestigiu crisci
e la patente di “Coppula Torta”
comu un trofeu davanti la porta.
E nni li chiazzi - nsignu di rispettu -
passìanu cu lu sinnacu a brazzettu
e li parrini, pi fàrisi onuri
amici si ci fannu e cunfessuri
li fannu capi di lu cumitatu
e cunfunninu Cristu cu Pilatu.
Doppu tant'anni di sangu a timpesta
ora u guvernu dicisi l'Inchiesta
però sapemu li siciliani
ca è na farsa, e cani un mancia cani
e finirà ad opira di pupi!
Certu, c'avi a finiri ad opira di pupi
si nna "Commissione d'Inchiesta"
hannu a maggioranza i diputati e i sinatura mafiosi.
Ma i siciliani chi vonnu?
Vonnu ca la radica si tagghia
la radica, lu zuccu e la ramagghia
chi l'assassinu u chiamami assassinu
e u galantomu onesto citatine
e chi a mafia e i so amici putenti
si chiamassiru latri e dilinquenti.
E vonnu ajasari e setti celi
l'eroi di oggi e l'eroi d'aeri
l'eroi di la mafia ammazzati
pi dari ciatu a la libirtati
e fari da Sicilia e di stu celu
un paradisu nterra unicu e veru!
Ignazio Buttitta è un poeta dialettale siciliano (Bagheria, Palermo 1899). La sua poesia, d'ispirazione popolare e insieme consapevolmente letteraria, è passata dall'originario sensualismo tra arcadico e dannunziano (Sintimintali, 1923; Marabedda, 1928) ai toni epico-lirici e quasi da cantastorie della celebrazione del lavoro e delle lotte del popolo siciliano (Lu pani si chiama pani, 1954, con trad. in lingua di S. Quasimodo; La peddi nova, 1963; Lu trenu di lu soli, Lamentu pi la morti di Turiddu Carnivali, La vera storia di Giulianu, in unico vol., 1963). Vanno poi ricordati ancora il volume antologico Prime e nuovissime (a cura di M. Puglisi, 1983) e il lavoro teatrale Colapesce: leggenda siciliana in due tempi (1986).