Emigrazione e Immigrazione

 

 

E’ il 1912 quando viene resa nota al Congresso Americano ,con una relazione  dell’Ispettorato all’Emigrazione,  la condizione  degli emigrati italiani in quel paese .

“Generalmente sono di piccola statura e di pelle scura. Non amano l’acqua, molti di loro puzzano perché tengono lo stesso vestito per molte settimane.

 

 

E’ il 1912 quando viene resa nota al Congresso Americano ,con una relazione  dell’Ispettorato all’Emigrazione,  la condizione  degli emigrati italiani in quel paese .

“Generalmente sono di piccola statura e di pelle scura. Non amano l’acqua, molti di loro puzzano perché tengono lo stesso vestito per molte settimane.

Si costruiscono baracche di legno nelle periferie delle città dove vivono, vicini gli uni agli altri. Quando riescono ad avvicinarsi al centro affittano appartamenti fatiscenti.

Si presentano di solito in due e cercano una stanza con uso di cucina. Dopo pochi giorni diventano quattro, sei, dieci. Tra loro parlano lingue a noi incomprensibili, probabilmente antichi dialetti. Molti bambini vengono utilizzati per chiedere l’elemosina .

Fanno molti figli che faticano a mantenere e sono assai uniti tra di loro. Dicono che siano dediti al furto e, se ostacolati, violenti. Le nostre donne li evitano non solo perché poco attraenti e selvatici ma perché si è diffusa la voce di alcuni stupri consumati dopo agguati in strade periferiche quando le donne tornano dal lavoro.

I nostri governanti hanno aperto troppo gli ingressi alle frontiere ma, soprattutto, non hanno saputo selezionare tra coloro che entrano nel nostro paese per lavorare e quelli che pensano di vivere di espedienti o, addirittura, attività criminali”.

La dott.ssa Cefaly  ( SPRAR ) e il dott. Notaris dell'Ass Cult Borgo Antico di Cortale

Oggi tra emigrazione ed immigrati è cambiato poco anzi è solo stata dispersa... la memoria .

Il Dott. Notaris introduce il dibattito sull’emigrazione straniera riportando i dati di alcune nostre emigrazioni quando tra il 1870 1970 circa 27 milioni d’italiani lasciarono l’Italia per andare a vivere all’estero; le mete più ambite erano: l’America latina e gli Stati Uniti.

Agli inizi del ‘900, più della metà della popolazione di Buenos Aires era composta da italiani; Oggi l’Italia è impressionata ,invece , e preoccupata per gli sbarchi clandestini di extra-comunitari che arrivano nella nostra penisola per cercare lavoro.

Il 32% della popolazione dice che è una grave emergenza e per il 30% che si tratta di pericolo.

L'intervento del dott. Mimmo Dastoli - Ass. Cult . KaloKrio di Jacurso


Seguono altre interessanti tematiche sui flussi migratori di ogni tempo , sulle difficoltà ,sugli aspetti sanitari ed  alimentazione i particolare.

Un appassionato contributo del Dott. Notaris sul tema " Jus Soli ", la Cittadinanza al momento negata, apre ,in seguito,un interessante dibattito con i presenti .

Conclude con la lettura di alcune pagine da un racconto di Annarosa Macrì che riprende i valori dell’accoglienza in un territorio , difficile ma accogliente , dove si avvicendano  gli sbarchi  e in qualche modo ,senza eccessive strutture ,si rende necessario gestire quel carico umano di disperati.

La divulgazione storico-giornalistica spesso e volentieri glissa sulle fin troppo marcate differenze che esistono fra ieri e oggi, differenze di ordine demografico, culturale e organizzativo ponendo l’accento più sul sentimento e sul sensazionalismo che non sui reali dati e sui fatti storici.

Prosegue  la Dott.ssa Teresa Cefaly con una attenta analisi  , sulla condizione de migranti in  particolare quelli di  Cortale dove ,comunque , hanno trovato   accoglienza e un pezzo  incompleto di integrazione .

Conoscere la rete Sprar  è stato , anche ,  un tema interessante considerando che non sempre si apre una finestra per la conoscenza di uno Sprar .

Sono,infatti , coinvolti anche gli enti locali con l’obiettivo di accompagnare ogni singola persona accolta lungo un percorso di (ri)conquista della propria autonomia,

Si sofferma sui progetti territoriali che vengono elaborati all ’interno del Sistema  e con particolare attenzione al   sostegno di persone portatrici di specifiche vulnerabilità: persone disabili o con problemi di salute (fisica e mentale), minori non accompagnati, vittime di tortura, nuclei monoparentali, donne sole in stato di gravidanza.

Il Dott. Marinaro ,dopo una prima introduzione  , conclude descrivendo le rotte dell’emigrazione ,i costi per compiere un viaggio che in medie dura due anni  senza praticamente arrivare mai alla Terra Promessa .

L’ultimo tratto della “ Fuga “ diventerà disumano ,per  questi disperati della libertà , prima con l’arrivo in Libia e poi con l’avventura in  mare.......

 

Tra gli interventi anche quella di Mimmo Dastoli che porta la sua esperienza e racconta ,tra le tante vicende  ,quella dell’ eritreo Yssaya che attraversa ben due volte il deserto con la meta della terra promessa , la Svezia .

Dopo essersi , in attesa , posizionato  in Calabria ,trova assistenza insieme all’ospitalità e la ricerca di un lavoro nella vicina San Pietro.  Ed è per l’impegno del dott.Dastoli che l’eritreo toverà lavoro e tanti amici nelle vicina San Pietro e Jacurso .

Come per tutti,  c'è una meta nella " testa " di Yssaya. Arrivare e stabilirsi insieme alla famiglia in Svezia .

Poi arriva ,per Isayaa e famiglia , la terra promessa in Svezia senza aver mai dimenticato l’accoglienza a Jacurso  e San Pietro dategli dal nostro Dastoli con tutti gli accessori. Che aveva conosciuto allo SPRAR. .

 

Il Convegno ,organizzato dall'Ass. Cult. Borgo Antico di Cortale ,ha avuto luogo il

20 Dic 2017 presso l'oratorio.