Aiuti dopo il Terremoto

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Aiuti dopo il Terremoto del 1905

Qualche giorno dopo il terremoto arrivarono a Jacurso un gruppo (pochi) di soldati appartenenti al Genio Militare che prestarono i primi soccorsi alla popolazione e si adoperarono allo sgombero delle macerie e alla demolizione delle case pericolanti .
Più tardi in soccorso del comune di Jacurso arrivò l’aiuto del Comitato  milanese  che si adoperò alla costruzione  di case del tipo baraccato capaci di ospitare ciascuna quattro famiglie e perciò in totale 16 nuclei familiari.
Vennero apposite ditte lombarde per conto del l Comitato di Milano  che iniziarono i lavori senza tuttavia non incorrere in più di una negligenza riscontrata dall’Amministrazione comunale. Scriveva il sindaco Bilotta al Presidente del Comitato dii Milano :
Jacurso 22 Febbraio 1907
Ill.mo Sig Presidente del Comitato
dei danneggiati del terremoto
Milano
…Ringrazio sentitamente  la S.V.Ill.ma  della gentile accoglienza fatta alla mia preghiera  e degli ordini impartiti alla Società Lombarda esecutrice dei lavori per la costruzione del Nuovo Borgo in questo Comune,però debbo ancora lamentare che l’esecuzione di  essi lavori non è accurata e diligente come il bisogno lo richiede, ma si eseguiscono in  modo da non poter garantire la stabilità.
Difatti le pietre frontali vengono sistemate in tutta la loro ampiezza a faccia vista senza avere riguardo  alla distanza e senza scagliarle e il vuoto che resta tra l’una e l’altra pietra viene colmato alla rinfusa con malta e ciotoli senza concatenamento  e così compianate  le prime ,si situano  le altre .
A prescindere che la malta continuano ad adoperarla  sempre magra. Simile impressione ha ricevuto l’Ing del Genio Civile sig. Bartolini il quale ebbe occasione giorni dietro di vedere i lavori che si eseguiscono.
Nè l’Impresa né l’Ing.Direttore dei lavori hanno avuto la cura di rispettare e  conservare i due condotti di acqua irrigua preesistenti  nella zona di terreno  occupato per la costruzione del suddetto borgo rendendo seccagni i terreni sottostanti  appartenenti alla cedente  del terreno  anzidetto ed altri  e privando anche il Comune di una rendita.
Da parte mia non ho trascurato avvertire il rappresentante dell’impresa per rispettare tali condotti  ma lo stesso mi rispose non avere ricevuto ordini al riguardo e perciò ha continuato i lavori  ostruendo colla muratura finora uno dei condotti suddetti .
Onde evitare a questa Amministrazione dei possibili litigi con i proprietari interessati e subire delle perdite per la cambiata cultura. La prego che siano ritornate al premiero stato le servitù preesistenti  nella località anzidetta,evitando anche a questa Amministrazione  la noia di atti protestativi per la novazione apportata.
Di tanto favore Le ne anticipo sentiti ringraziamenti e con osservanza la riverisco.
Il Sindaco