Portau la Nova

Santu 'Ndria

L’antico calendario contadino regolava il lavoro nei campi , le fasi lunari scandivano altre attività come il taglio e le potature degli alberi mentre una altro calendario , quello religioso, annoverava una cronologica scansione di santi che annunciavano o ricordavano degli eventi..

 

Fino agli anni ’50 l’analfabetismo era assai diffuso anche da noi e il mondo contadino in modo preponderante era governato da queste memorie scritte e tramandate dai più acculturati come i preti , i monaci, i sacerdoti e mandati a memoria dal popolo degli ignoranti perché affatto istruiti.

La  conoscenza  di detti e proverbi della meteorologia popolare segnava , pertanto ,  le iniziative e le strategie dell’incombente Primavera , della buona stagione estiva , dei raccolti o di quella meno propizia, del  freddo, della pioggia e della neve .

Da Santu Ruaccu ( Girifalco ) , Santu Cuasmu  ( Cortale ) , La Sarvazione  ( Jacurso ) , San Francesco,  Santa Maria Catualica ( a Maida ) ,Lu Carminu (San Pietro ) , La Graqzia , La Mmaculata ( Curinga )  …..sinu a Sant’Andria ……

Sant’ Andria portau la nova

Ca a li sia è ddè Nicola

A li Uattu è ddè Maria

A li tridici de Lucia

E a li vinticincu de lu Missia.

La riforma gregoriana ha fissato nella giornata del 21 dicembre il solstizio d’inverno, e quindi il giorno con le minori ore di luce. Nella tradizione popolare, però, questo giorno viene ancora mantenuto nella giornata del tredici dicembre (Santa Lucia) .

“A Santa Lucia, lu jornu cchiu’ curtu chi ci sia” (Santa Lucia, il giorno più corto che ci sia).

Ma si diceva pure: “ Da Santa Lucia a Natali lu juarnu s’allonga quantu nu passu de cane” (Da Santa Lucia a Natale il dì s’allunga quanto un passo di cane.)

Ed ancora “Pe’ Santa Lucia e pe’ Natali, lu massaru ammazza lu maiale !”

E un’altra ancora recitava che …” Pe Santu Nicola ..ogni Mandra fha la prova “  (per significare che per l’inizio di dicembre le mandrie ( pecore e capre ) erano in grado di produrre tanto latte da poter  fare i formaggi )

Qualche notizia

A Vena di Maida  ( Vina ) è la Chiesa di Santa Andrea ed il trenta , tardo pomeriggio, qualche forte mortaretto ci ha fatto ricordare di questa laboriosa collettività ora anche numerosa.

La Chiesa di S. Andrea Apostolo sarebbe sorta nei primi anni del 700, quando la prima comunità  albanese si mosse dall'altopiano di Calamizzi, per fondare quello che oggi è il paese di Vena (Vina ) . Essendo una comunità  di origine albanese, il culto all'inizio era quello greco-bizantino, che poi nei primi del 900 cedette il passo all'attuale rito latino.


E di Sant’Andrea si scrive che :

La tradizione vuole che Andrea sia stato crocifisso su una croce detta Croce decussata (a forma di X) e comunemente conosciuta con il nome di "Croce di Sant'Andrea"; questa venne adottata per sua personale scelta, dal momento che egli non avrebbe mai osato eguagliare il Maestro nel martirio.

Il martirio sulla croce decussata

Sant'Andrea apostolo si festeggia il 30 novembre nelle Chiese d'Oriente e d'Occidente. Denominato secondo la tradizione ortodossa Protocletos o il Primo chiamato perché fu il primo tra i discepoli di Giovanni Battista ad essere chiamato dal Signore Gesù presso il Giordano. È patrono dei pescatori, visto che lui stesso era un pescatore.

Nel Vangelo di Giovanni, al primo capitolo, è perfino annotata l’ora («le quattro del pomeriggio») del suo primo incontro e primo appuntamento con Gesù. Fu poi Andrea a comunicare al fratello Simon Pietro la scoperta del Messia e a condurlo in fretta da Lui.

 

Sant’ Andria pigghjjava i pisci

ma u Signuri u mbicinau

e li dissa chiaru chiaru

tu on si faccia e marinaru.

Vianitinda appriassu a mmia

pe’ piscari li perzuni

che di cora fannu a festa

ma li previti mbrojjuni

li cunfundunu la testa.

 


 

franco casalinuovo      jacursoonline   kaloKrio