Presepando

Mastro Vincenzo Maiolo e l'arte del Presepe

Non è facile trovare pezzi di legno dalla forma originale, occorre andare a cercarli e selezionarli mettendo insieme inventiva e ispirazione.

Alcune volte si trovano, infatti , già con una forma che si presta alla realizzazione del presepe ma spesso occorre dare estro alla fantasia assemblando due o anche tre pezzi di legno che prendono la forma giusta per esprimere al meglio l’arte del fare e dell’inventare .

 

Il nostro concittadino, Vincenzo Maiolo, lo fa da sempre per passione e per capacità e in questi ultimi tempi anche con una notevole esperienza.

Oltre a questa forma particolare di scolpire il legno ,Vincenzo ci mette la sua passione anche nella pratica tradizionale di fare un presepe “ alla Napoletana “ che espone alla visione dei tanti che sentono il gusto di assaporare questa tradizione che non si è assopita nel tempo.

I personaggi sono tanti e nella tradizione avrebbero la funzione di simboleggiare qualcosa.

I pastori , ad esempio , rappresentano un gruppo vario e sono ritratti in vari atteggiamenti e non esiste alcun limite al loro numero. Vengono posti nei pressi della capanna, portano i doni al Bambinello, percorrono i sentieri della scena, conducono le pecore al pascolo, ecc.

La donna col bambino è diffusissima sul presepe e viene posta nei pressi della grotta a simboleggiare l’amore di una mamma verso il suo bambino..

Gli artigiani ,poi, rappresentano tutte le professioni, i più classici sono il fabbro, il falegname, la lavandaia, il bovaro, l’arrotino, il fornaio, il macellaio, il pescatore ecc. Come i pastori non esiste alcun limite al loro numero e sono rappresentati mentre svolgono le loro attività.

Con le opportune capacità, Mastro Vincenzo li fa pure muovere conferendo una maggiore attenzione a chi li osserva compiere i movimenti .

Il fabbro di solito viene posto in una piccola bottega attrezzata con una fucina per scaldare il ferro, il mantice per ravvivare il fuoco nella fucina.

Tutto rigorosamente in movimento e con le lucine che fanno effetto sempre. Il calzolaio ,l’arrotino e il falegname sono poi, immancabili.

In altro locale mastro Vincenzo espone ,invece il lavori di un anno. Perchè lavorare il legno di olivo o l’erica non è per nulla semplice e richiede tempo.

 

 

Bisogna solo visitare .

Apertura   sabato 10 dalle ore 18.00  via Nazionale 130   e  P.zza  8 Settembre