Ai Soldati di Jacurso
La Commemorazione dei Caduti in tutti le Guerre
Jacurso 4 novembre 2019 – Il discorso del Sindaco di Jacurso Dott. F.do Serratore
In apertura di questa importante cerimonia di commemorazione dei Caduti di tutte le guerre, desidero innanzitutto ringraziare le autorità militari, religiose e civili per aver preso parte a questa commemorazione dei caduti di tutte le guerre. Un grazie particolare va a Giuseppe Rocchino che ha contribuito a rendere la cerimonia più solenne. Come tutti sapete, negli anni a cavallo tra il 1914 e il 1945 si verificarono due conflitti mondiali che provocarono milioni di morti e numerosi mutilati, feriti e dispersi negli atroci scontri avvenuti in Europa e anche in Asia e Africa. Si trattò di vere e proprie stragi, anche tra civili innocenti, in nome di varie ideologie, alcune delle quali veramente assurde, paradossali e sanguinarie.
La lapide e questo monumento ricordano i nostri caduti e - continua il Sindaco - “dietro ogni nome c’è una storia che fa parte del nostro bagaglio culturale e che quindi appartiene a tutti noi.
Dobbiamo ascoltare il richiamo dei nostri eroi e essere riconosciuti per affermare le ragioni a favore della vita".
" Purtroppo – riprende il Sindaco Dott. Serratore – molti sono ancora i focolai di guerra .Inutili stragi e un’orrenda carneficina che disonora l’Europa. Così affermava Benedetto XV del 1° conflitto mondiale ..E se ancora insiste in maniera forte un antisemitismo caratterizzato da odio razziale nei confronti di un’icona dell’Olocausto come Ilenia Segre , oggetto di attacchi odiosi e se a Desdra , in Germania il Consiglio Comunale è costretto a approvare un deliberazione con la quale proclama lo stato di emergenza sta ad indicare che la Storia non ci ha insegnato nulla !
Infine un monito a tutti e soprattutto ai giovani particolarmente distratti e assenti ad imparare dalla Storia e dalla Cronaca di ogni giorno.
" A conclusione vi lascio con questa riflessione “ Non si può asciugare l’acqua con l’acqua e spegnere il fuoco col fuoco “ quindi non si può combattere il male con il male. Dobbiamo ritrovare la nostra identità di giustizia e di eguaglianza nei valori della propria storia e civiltà. E conclude citando il profeta della non violenza Tolstoj che in quel capolavoro di Guerra e Pace emerge che le guerre non si vincono . Si perdono ! "
La breve pioggia, non ha impedito lo svolgimento della cerimonia al Monumento di Viale Madonna della Salvazione dove sono convenuti soprattutto i parenti dei soldati caduti in guerra e un discreto gruppo di cittadini.
Di nostro possiamo dire che se questi ragazzi ora ci chiedessero cosa concretamente noi qui presenti oggi possiamo fare per evitare che succedano ancora delle guerre cosa risponderemo? Varrebbe la pena chiedercelo tutti insieme; se non siamo venuti qui soltanto per fare della retorica dobbiamo dare loro una risposta.
Intanto possiamo dire che una cosa l’abbiamo già fatta venendo oggi qui a testimoniare il mantenimento della memoria , il ricordo delle privazioni , dei disagi famigliari per i figli e i mariti in guerra e poi dei lutti. Bisognerebbe ancora farsi venire la voglia e l’interesse di appartenenza a questa comunità per conoscere le vicende storiche locali in merito ai fatti di guerra che pure hanno interessato la gente del nostro comune nei due grandi conflitti e non solo. E poi ancora tutte le altre azioni che quotidianamente ognuno di noi può compiere per ripudiare la guerra. Sarebbero non poche e potrebbero partire da tanti piccoli gesti quotidiani per migliorare la convivenza civile, il rispetto reciproco, l’impegno per gli altri, il rispetto della cosa pubblica, il senso del dovere per il prossimo, la collaborazione e solidarietà con gli altri.
Non basta chiudere delle porte e innalzare dei muri, occorre anche dare delle risposte a chi ha fame di cose che mancano. C'è da impegnarsi per diffondere la convivenza , la partecipazione e promuovere il rispetto tra gli individui...
Il discorso del Sindaco va anche letto in questa direzione e non soltanto come occasione per celebrare questo giorno e scordare quello successivo. E in questa direzione non mancherà il modo e la circostanza per riparlare della nostra storia e anche di quanti hanno avuto o perso un parente in quegli anni che sanno poco e potrebbero sapere di più.
Mai più lutti, mai più guerre. Il 4 novembre dovrebbe essere un giorno di lutto e di memoria. ...
Recuperando le parole del Sindaco quando dice “ Come ha scritto il grande scrittore Lev Tolstoj, profeta della nonviolenza, nel capolavoro “ Guerra e Pace ”,
Le Guerre non si Vincono, le Guerre si Perdono e Basta.
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Per recuperare la memoria Storica Locale un breve contributo di :
Quanto rimane dei nostri Ragazzi-Soldato ... e non sono tutti
la decimazione alla Brigata Catanzaro
Le mostrine della Brigata
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francesco casalinuovo jacursoonline