Un Brutto Clima
Il 16 febbraio si era tenuto un incontro sul tema “ Quali prospettive di sviluppo in un comprensorio che comprende più comuni “ pensato e finalizzato a porre qualche stimolo in seno alla Unione dei Comuni “Monte Contessa “ che , dopo la entusiastica partecipazione della sua fondazione .... si è limitata ad alternare la Presidenza annuale deludendo, per mancanza di fatti concreti, le aspettative delle popolazioni.
In quella riunione , l’Associazione Kalokrio proponeva di osservare lo stato di degrado ambientale e monitorare lo stato di salute non solo del proprio ma anche dei territori limitrofi che interessano i comuni dell’Unione : di Cortale , Jacurso, Maida e San Pietro considerando che il comune di Curinga aveva consegnato al passato l’identità di appartenenza trasferendosi in altri più meritevoli ambiti territoriali.
Per tale obiettivo e partendo dal basso , venivano coinvolte altre associazioni quali Borgo Antico di Cortale e Costa Nostra di Curinga che in altre circostanze aveva mantenuto fondate le radici alle falde del Monte Contessa. L’incontro proposto e organizzato dall’Amministrazione di Jacurso registrava l’adesione del Sindaco di Maida e di Lega Ambiente riuscendo a coinvolgere l’interesse di una diffusa parte di cittadini con una larga partecipazione di ascolto .
In quella serata per il Comune di Maida era presente il Sindaco Paone mentre l’associazione “ Costa Nostra “ di Curinga partecipava con il suo Presidente Iemme.
Tre esperienze a Confronto
Per quanto riferitoci dall’associazione “ Costa Nostra “ si è appreso delle potenziali risorse del litorale marino mettendo tuttavia a nudo anche le esigenze e le problematiche che permangono su quel litorale , soggetto non solo alla scarsa attenzione politica ma colpevolmente all’incuria e al degrado per i continui sversamenti di rifiuti da parte di soggetti non educati e irrispettosi per l’ambiente. Poco o quasi niente si è potuto dialogare per la zona collinare e montana essendo “ Costa Nostra “ impegnata solo sulla costa.
Come è notorio ha prevalenza collinare e montano, invece, il territorio di Jacurso ma con le stesse problematiche evidenziate sul litorale marino . Paesaggi contaminati solo in parte dai parchi eolici , non abbrutiti dal cemento e con la prospettiva di una agricoltura ancora sostenibile ma da cominciare ad attenzionare e necessariamente da regolamentare per tutti gli accessori , alcune strutture mancanti o da adeguare e degli indotti consequenziali di cui ha bisogno. Energie , Acqua , Interventi di Forestazione e Consolidamento , Irrigazione e Viabilità in particolare.
Il territorio di Maida è molto più vasto, anche per il ruolo politico assunto come Feudo nel passato ; comprende una estesa zona marina e una limitata fascia collinare che, interessando il limite territoriale con jacurso , necessita di una fattiva collaborazione mirata a comuni interessi.
Jacurso e Cortale detengono I territori con una natura collinare e montana dove non mancano le risorse paesaggistiche di notevole interesse e le aree a vocazione agricola che al momento restano male utilizzate perché con reddito poco remunerativo e pertanto viene osservata un’azione scarsamente attiva .
Quale Finalità e quale intento.
In mancanza di una qualunque ipotesi da parte dell’Unione , che non è stata mai partecipata alle popolazioni, con questo primo incontro si è tentato di dare voce e visibilità a tutti quei soggetti che in vari modi e in diversi ambiti “si prendono cura” del Comune di appartenenza , del suo territorio, del suo ambiente naturale, dei suoi beni culturali, delle sue tradizioni, del prodotti … In una parola, dei suoi “beni comuni”. Dei piccoli e grandi patrimoni, palesi o nascosti che siano .Restava questo l’obiettivo di quell’incontro del 16 febbraio dal titolo: Ambiente ,Territorio e Ipotesi di Sviluppo.
Non sappiamo quanto e cosa sia stato prodotto in seno a questa Unione ma in un incontro promosso ad Acconia anche dalla stessa Unione , sul Dissesto idrogeologico, la partecipazione dei suoi rappresentanti è stata meschina come scarsa la partecipazione pure su un aspetto troppo triste per i danni materiali al territorio , all’Agricoltura ed alle persone avendo conseguito giovani vittime.
Madama Laura : Terre umide e sorgenti di acque copiose.
Il 15 marzo è la nuova Giornata della Terra
E sono,ancora , i cittadini attivi nei borghi e nelle città del nostro Paese a dare visione al Pianeta che ci ospita e del quale gestiamo senza alcuna attenzione un pezzetto di territorio che sentiamo nostro.
Ma a movimentare l’attenzione e la cura per un pianeta ammalato ,sono anche alcune grandi organizzazioni diffuse da tempo in tutto il Paese, che nella loro azione , puntano ad una più radicata e solida cultura della valorizzazione e del rispetto delle risorse e delle persone. Per questo l’evento ha una valenza “politica”, nel senso più ampio del termine, perché l’Italia che vuole rendersi visibile come “soggetto collettivo” rappresenta di fatto un’alternativa all’Italia del rancore, del risentimento , degli interessi e quindi dell’egoismo. Per il triste momento politico che fanno vedere quanto il nostro paese rimane incapace di intraprendere anche un misero progetto di vita per gli italiani.
Anche sul Clima pare che le strade annunciate non siano mai state aperte e che il gravame per le conseguenze climatiche lasciano le cose come son piovute e chi vivrà .. vedrà !
Inquinamento da inciviltà : Nei pressi di una sorgente ,la carcassa di un elettrodomestica. Considerato il luogo come distanza ,non certo come rispetto, e la fatica a scaricarlo, viene da chiedersi la convenienza del gesto...economicamente conveniente.
Come le strampalate dichiarazioni del Presidente americano sul clima : “ Quella cagata del riscaldamento globale “ o di nostri sedicenti giornalisti / opinionisti al soldo, per non dire al tozzo del padrone , dell’impresario o della multinazionale che gli da vivere. E in questa confusione di interessi non la stiamo vincendo la battaglia per salvare il mondo dai catastrofici effetti del riscaldamento globale. Che chi ne capisce di scienza …dice , urla , scrive ma viene smentito, quasi con " pari cultura ", dalle veline della politica o da quei politicanti che tengono stretta la preda tra le “zzanne”.
Per limitare l’aumento della temperatura globale , infatti , gli impegni presi dai singoli Stati a Parigi nel 2015 sono rimasti ancora largamente disattesi o solo scritti sulla carta mentre nel mondo reale continuano ad aumentare le emissioni dei gas serra . Con i Paesi ricchi che non tagliano quanto sarebbe possibile e necessario, e i Paesi emergenti e in via di sviluppo che spingono sul pedale dello sviluppo tradizionale.
Sono gli scienziati a dirci che dobbiamo arrivare a emissioni zero massimo entro il 2050 a livello mondiale. Non per recuperare o ripristinare quanto distrutto ma solo per mantenere quanto abbiamo .
Il Pianeta terra anche se malconcio “resterà “ mentre a sparire sarà la razza umana. Quindi bisogna volerlo fare: bisogna elettrificare il trasporto e il riscaldamento, ridurre gli sprechi usando l’energia in modo efficiente, rendere pulita la produzione di energia elettrica, lasciare sottoterra il più possibile gas, petrolio e carbone. I governanti - ma anche tanti cittadini – purtroppo non vogliono e così assistiamo alle perforazioni sui nostri litorali con l’impedimento della pesca a chi in Calabria di pesca vive da generazioni. E chissà tra questi ragazzi che oggi manifestano se fra qualche anno sapranno rinunciare a quelle comodità o vizi che tanto hanno o stanno provocando la malattia del pianeta.
Anche in Italia questo coraggio (e la voglia di colpire interessi consolidati in campo industriale, energetico e petrolifero) non c’è. E non c’è neanche da questo Governo in carica visto che i 16 miliardi che ogni anno vengono sborsati per incentivare fonti energetiche fossili non sono stati toccati. Il riferimento va alla mancata riduzione del carbone che nel “piano energia e clima “ disattende tale impegno e ancora peggio puntando tutto sul gas , si persiste a negare lo sviluppo delle energie rinnovabili. Adesso c’è un movimento nel mondo che coinvolge soprattutto la gioventù ma poi ci sarà la realtà e la realtà non sarà fatta di faccine colorate e di girotondi , ma sarà fatta di politiche e di scelte fatte anche di interessi precisi.
Il Sogno , il desiderio e la necessità sta nella possibilità che tra questi ragazzi possa formarsi una nuova classe dirigente non più assillata dalla crescita del Pil ma dalla consapevolezza di essere ancora “ animali umani “.
Madama Lauira : nome accattivamente come la voglia di amore cresciuta negli anni su corteccia di questo albero.
Escursione e monitoraggio : associazioni , Amministrazione e Protezione civile locale
Non abbiamo avuto voglia di identificare il Modello. Ma è la carcassa di una vettura che in questi giorni sarà rimossa per cura dell'Amministrazione di Jacurso.
Non siamo nelle vallate o montagne del Nord ma appena vicino alla Serra del Gelo.Nei pressi di Madama laura
Noi stiamo da molti anni vicino alle bellezze e alla salute della Terra.
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franco casalinuovo ass.cult Kalokrio jacursoonline