2 giugno 18 - Un giorno come Tanti
Repubblica
Le consultazioni popolari del 1946
Il Referendum Istituzionale,
le elezioni per l’Assemblea Costituente,
le elezioni comunali del marzo–aprile e di ottobre/novembre –
furono le prime elezioni dell’Italia liberata.
La scelta del referendum – al quale erano stati inizialmente contrari comunisti, socialisti e azionisti – fu resa possibile dalla proposta avanzata da Alcide De Gasperi – Presidente del Consiglio di un ministero composto il 10 dicembre 1945con rappresentanti di Dc, Pci, Psiup, Partito liberale italiano (Pli), Partito democratico del lavoro (Pdl), Partito d’azione (Pd’a) – di abbinare al referendum istituzionale le elezioni perl’Assemblea Costituente.
Furono esclusi dal voto i cittadini
della Venezia Giulia, della Dalmazia, dell’Alto Adige e della Libia
(allora ancora italiana).
Era una proposta condivisa dalla Commissione alleata,
influente ,dato che non era stato ancora stipulato il trattato di pace.
Per non Dimenticare
Come si votò a Jacurso
In quel periodo del dopoguerra i jacursani stavano soffrendo più le condizioni di estremo disagio che le vicessitudini politiche del paese. Repubblica, Monarchia e Costituente in quel periodo nefasto forse neanche a sentirle . D'altra parte per una popolazione per lo più quasi analfabeta e senza interessi nè ideali ,chi poteva parlare di aspirazioni repubblicane o monarchiche.!
I più politicizzati erano tuttavia i giovani. Tra essi primeggiavano quelli delle scuole "alte " , quattro o cinque che riuscivano tuttavia a coinvolgere un discreto numero di persone - per lo più motivati da torti subiti durante il fascio più che da convinzioni o ideali politici.
Il seguente aneddoto , non certo lusinghiero a scrivere, puo dare il senso a queste premesse. Durante il periodo fascista era consuetudine spostare le masse per fare “piazza”. Così un po’ di gente venne caricata su un biroccio e portata a Catanzaro per osannare il Re in visita e il gerarca del luogo. Tornato a casa, il padre ebbe a chiedere al figlio se avesse visto il re e questo quasi deluso gli rispose : “ Sii lu vitti tatariajhu miu e avia la testa cuamu nu cristianu ! “
In questo contesto la maggior parte era perciò succube delle indicazioni delle buone famiglie, intese come rispettose per il potere che ancora esercitavano.
Restava attivo il gruppetto politicizzato con idee repubblicane e di matrice comunista o socialista. Le istituzioni religiose e le famiglie di peso stavano dall’altra parte. Così, un po perché abituati al Re e l'altro po' perché “ignoti” della repubblica si ebbe un esito elettorale con una netta prevalenza del Partito Monarchico.
Tra le cose nuove ,le donne esercitavano il voto per la prima volta ,e manovrare questa massa di elettrici fu anche facile.
Voti validi conferiti alla Repubblica 95
Voti validi conferiti alla Repubblica 95
Voti validi conferiti alla Monarchia 835
Schede nulle 12
Schede bianche 36
Totale votanti 978
Maschi 442
Femmine 529
Qualche nota
2 giugno 1946:
come andò veramente il referendum
istituzionale monarchia - repubblica
di Giovanni Bortolone/Giovanna Canzano -
Fonte: politicamentecorretto
Il referendum si svolse in un Italia sconfitta, che avrebbe firmato qualche mese dopo il trattato di pace, il famoso Diktat.
Era un'Italia ancora sotto il controllo di un governo militare straniero d’occupazione.
In intere regioni dell’Italia centro-settentrionale, dove il predominio delle sinistre era assoluto, non si tenne nessuna manifestazione monarchica.
Propagandare il voto per la Monarchia avrebbe significato esporsi a rappresaglie, minacce e violenze d’ogni tipo.
In queste zone operavano ancora le “volanti rosse”,
Vero è che il 2 giugno si votò nella massima calma.
Ma il clima delle settimane precedenti era stato, per dirla con il socialista Pietro Nenni: “O la repubblica o il caos”. Nella mattinata del 5 giugno,pare che De Gasperi annunciasse al Re Umberto II° che la Monarchia aveva vinto.
Il 10 giugno la Corte di Cassazione diede in via ufficiosa la notizia della vittoria della Repubblica affermando che avrebbe fatto la proclamazione ufficiale con i dati definitivi il 18 giugno.
Come furono votati i partiti a Jacurso
Più suffragi ottenne il Partito Monarchico