San Sebastiano


San Sebastiano Martire Jacursofesta patronale


Ogni anno, in questa data, si celebra la festa patronale del Santo che ,rispetto all’altra in onore della Madonna della Salvazione ,viene celebrata  in tono minore enfatizzando esclusivamente gli aspetti religiosi.


Sarà a causa della stagione ma la ricorrenza del Santo Protettore è stata sempre organizzata dal Comitato Festa , oggi come nel passato, privilegiando esclusivamente il culto della Festa liturgica lasciando vuota qualunque manifestazione civile che non avrebbe senso considerando il periodo poco propizio sia per le condizioni meteo che per la scarsa presenza di cittadini.

 

Del comitato fa parte anche don Emanuele ,parroco di Jacurso , che ,tra difficoltà anche evitabili e nonostante la scarsa partecipazione  ,si impegna a celebrare anche l’ottavario .

La ridotta presenza è dovuta  non tanto per  mancanza di fede ma soprattutto per via della popolazione ,prettamente anziana ,che in questo particolare periodo è soggetta agli acciacchi di stagione oltre a quelli abituali.

Non bisogna ,tuttavia, trascurare le distrazioni e il calo di attenzione verso le istituzioni civiche e religiose che i nuovi valori materiali stanno miseramente indebolendo i rapporti anche umani.

Recita il Breve Pontificio di Pio XII: " San Sebastiano… durante l'impero di Diocleziano fu comandante della corte pretoriana e fu onorato con grandissima devozione ….a lui come patrono si consacrano molte associazioni sia militari che civili attratte dal suo esempio e dalle virtù cristiane . E’ anche il patrono  della polizia municipale.


In passato a Jacurso si portava San Sebastiano , in processione ,due volte all’anno e ,in un comune a noi vicino, si faceva scherno quasi per intendere che ....non si aveva altro a cui badare. La ripetizione rispondeva al vero ma era  accaduta  nel 1905 quasi inaspettatamente nel mese di settembre di quell'anno che non fu mai dimenticato.

L'immagine risale alla fine degli anni '60. La statua ,che torna in Chiesa ,è preceduta dal Parroco .Si nota il Vice Sindaco ,Geom. Dastoli e poco avanti i Chierichetti . Uno di loro apre la processione portando la Croce. La croce simbolo della cristianità. Oggi mancano i chierichetti e  ,purtroppo , anche la Croce. Si riconosce ,pure,Mastro Pietro Mascaro. Distribuiva la Figurina del Patrono a chi porgeva 10, 50 o 100 lire. Non c'è più questa figura e non ci sono più neanche le dieci lire. Il ragazzo a sinistra porta ,invece, la " cannuccia "  de nu " fhurgulu ".Ci si accontentava  di una cannuccia da esibire come un trofeo ed oggi non si sparano neanche  " li fhurguli ".


Quel Settembre fu l’anno del terremoto che di danni ne fece abbastanza .Danni per lo pù materiali e poco vittime ma tali da indurre Parrocchia e popolazione che avvertirono il senso del dovere , morale , civile e religioso da rivolgersi  al Santo Protettore . Ma erano tempi in cui la fede e le liturgie della Chiesa avevano attenzione di tutt’alt’ altro rispetto .


E dalle memorie di Don Antonio Panzarella ,parroco a Jacurso nella seconda metà dell’ottocento, apprendiamo di un ipotetico miracolo dovuto a questo Santo . E se lo scrisse il Parroco !

Anche quest’anno ,dopo l’ottavario,nella giornata odierna la messa del mattino e poi la processione pomeridiana hanno commemorato il patrono.

Ha partecipato l’Amministrazione comunale e quanti hanno sentito il dovere di accompagnare il Santo per le vie del paese.


I fuochi d’artificio e la messa serale hanno chiuso questa giornata.