La Consortile per Non Perire

 

La Strada Consortile

La locale associazione culturale KaloKrio ha organizzato un convegno sul tema : La Strada Consortile del 1868 . L’ultimo evento del 2016

L’iniziativa ha avuto luogo presso i locali della Sala Conferenze del Comune nel pomeriggio di Giovedì 29 ed ha registrato una buona partecipazione.

 

 

Il tavolo dei relatori : dott. Franco  Notaris , M.Dastoli , la Prof.ssa Carmen Mutone e Franco Casalinuovo

Dopo l’introduzione da parte di Mimmo Dastoli che ha coordinato il dibattito, il saluto di Ferdinando Serratore (sindaco di Jacurso) e quindi l’apertura del convegno che prevedeva una serie importante di relazioni: Le antiche vie di comunicazione nell’Istmo al tempo dei Romani” del dott. Franco Notaris Le vicende e l’impegno per la costruzione della Strada Consortile Borgia– Curinga nel 1868 “ curata da Franco Casalinuovo .

 

il Sindaco dott. Nando Serratore , il Dott. Notaris , il Dott. Mimmo Dastoli

il luogo dove furono demolite dodici case per far largo alla Consortile

La prof.ssa Carmela Mutone è, invece, intervenuta su vari aspetti quali “ Jacurso e la ricchezza nascosta: un percorso alla ricerca delle nostre radici “ che tanto si integrava e interagiva sui contenuti esposti dagli altri relatori. 

Interventi finalizzati alla scoperta della storia nascosta nel territorio di questo piccolo comune che si allinea in seconda fila tra gli abitati lungo l’asse che ,tra destra e sinistra, congiunge Jonio e Tirreno attraverso l’istmo di Catanzaro.

Ogni intervento dei relatori , è parso , nascesse dall’esigenza di riunire le testimonianze ,anche archeologiche , di questo territorio inserendole all’interno del primo sistema insediativo nato e mantenutosi come presidio e controllo della via dell’istmo .

Da sempre snodo determinante per i percorsi commerciali e culturali dell’antichità come ha ampiamente narrato il Dott. Notaris.

Le presenze indigene, greca, italica e romana , ha proseguito la Prof.ssa Mutone , si sono avvicendate sul territorio, nel corso dei secoli, dando vita ad una stratificazione di culture multiformi e varie alla base dell’odierna identità.  Ed ha proseguito facendo osservare come da Borgia a Curinga si parlano ancora dialetti non identici ma diversi anche nella tonalità e nei significati. 

Testimonianza e prova dell’isolamento in cui tali abitati si governavano senza eccessivi scambi per via della carenza di vie di comunicazione.  La strada Consortile riesce ,invece , a interrompere tale isolamento ed è fortemente voluto dagli amministratori del piccolo Jacurso che ,scrive il cancelliere Elia Panzarella, “servirà ad aprire le menti ,facilitare i commerci ed unire le genti “ riportando le parole del Sindaco del tempo ( 1868 ) Gregorio Giliberti (avo della Prof.ssa Mutone ) .

Gli sforzi per la realizzazione della Strada Consortile, che “ doveva aprire le menti e facilitare i commerci “, nel corso degli anni diventarono anche pesanti ,per gli amministratori di Jacurso .

Costoro dovettero sostenere un sacrificio economico considerevole per la realizzazione dei due Ponti sul Fiume Pilla e sul Cottola e su altri di minore misura. Ben nove complessivamente.  E quando fu avanzata la proposta per una variante che allontanava la strada dall’abitato ,furono determinati a che la strada passasse solo da dentro all’abitato “ .                                                                                 Anche a costo che venissero demolite  alcune case , per far largo alla Consortile , quando " diventò un pretestuoso sacrificio a loro chiesto ” ,come ha ampiamente commentato con atti e testimonianze dell’epoca Franco Casalinuovo.

Sacrifici che comportavano il coinvolgimento del Monte Frumentario ,degli introiti dovute alle tasse sulle Mano Morte ed altre rinunce di non poca rilevanza. Persero la casa ,condividendo il pensiero degli amministratori ,le famiglie appresso indicate che si accorderanno al bonario per far passare la rotabile ;

Michele Ciliberto , Francescantonio Dattilo , Pietro Ciliberto , Pasquale Serratore,Fortunata Maria Ciliberto , Francesco Buccafurni , Vincenzo Buccafurni , Pietro Bilotta , Michele De Vito, Raffaele Graziano , Giuseppe Chiriano e successivamente ancora una …"Coi  quali il consiglio si e accomodato al bonario ..."

Riprendendo l’intervento , il dott. Mimmo Dastoli ha evidenziato come la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale sono tra gli obiettivi primari dell’Associazione KaloKrio, ancor di più se questi possono diventare veicolo di consapevole crescita e sviluppo.

La conoscenza del nostro mitico passato ha ripreso il Dott. Notaris ( da Cortale ), quando il territorio della zona faceva parte della prestigiosa Magna Graecia, facendo da sfondo alle vicende storiche che hanno visto per protagonisti grandi personaggi dell’antichità, fino alla conquista Romana ,sono storie ormai note.

Questi nuovi contributi alla conoscenza e alla memoria del nostro passato, sono stati analizzati e narrati nella loro evoluzione storica, al fine di chiarire soprattutto le ragioni profonde del processo di trasformazione subito dal nostro territorio nel corso degli anni.

La Strada Consortile che ,partendo dalle sponde del Fiume Corace, ha unito e collegato la marina di Catanzaro con San Floro e poi Borgia , Girifalco , Cortale, Jacurso,Maida,San Pietro a Maida e Curinga è stata la prima occasione del passato per uscire dall’isolamento ed anche utile per la conoscenza ,aprire la menti,muoversi con nuovi mezzi di trasporto , facilitare il commercio  …che oggi abbiamo paradossalmente smarrito come valori e come impegno sociale e politico allorquando si ricoprono cariche politiche.

Nel nostro territorio non riusciamo a seguire e inseguire una bretella, una tangenziale ,una strada sterrata che ci apra alle Serre.                                                                                                                  Ci sarebbe tanto da riflettere e prendere insegnamento da quei nostri che già sapevano quanto importante ..." era aprire le menti per non perire ". E sono riusciti a collegare Jonio e Tirreno con pala e piccone.

 

 

Nel nostro territorio, oggi, non riusciamo più a seguire e ...inseguire una bretella ormai invecchiata negli iniziali proponimenti e convenienze ,una tangenziale già pretenziosa di manutenzione,una strada sterrata da valorizzare che ci apra verso le Serre ma ... in modo preoccupante gli addetti ignorano e non calpestano il territorio sconoscendo i limiti territoriali e le potenzialità di uno sviluppo possibile prima che l’intero comprensorio chiuda definitivamente ,svendendolo per incapacità , cecità , inettitudine e scarso amore negato, negandolo poi di fatto ai cittadini.

Ci sarebbe tanto da riflettere e tanto da imparare da quei nostri che già sapevano ,da responsabili del bene collettivo,quanto importante era aprire le menti per non perire.

E ,lontani da schemi che rispondessero solamente a logiche di potere, di successo e di soldi, riuscirono a collegare persino Jonio e Tirreno.

Ma lo fecero solo per quell’interesse collettivo che ,oggi , non è più un valore.

 

 

 

 

 

 

fc