La Festa di Aprile
La Festa di Aprile
Si celebrava oggi,ultima Domenica di Aprile , la ricorrenza della Festa in onore della Madonna della Salvazione . Poi tutto cambiò con un annuncio dato dall’Arciprete Guzzo durante una delle sue abituali lunghissime prediche.
Duravano allo stremo da un minimo di quarantacinque minuti fino ad un’ora e trenta minuti. Tutto vero. Una Domenica, prima Natale, il suo pensiero si concretizzò con la consultazione dei fedeli che la settimana precedente avevano ricevuto un bigliettino con due righe a cui rispondere. Per una decina di giorni , tra mattina e vespro serale , si alternarono le donne di A. C. per consegnare e registrare le consegne . Poi , dopo uno “ spoglio democratico “ dei bigliettini , Don Adolfo consegnò ufficialmente le decisione dei fedeli anche se la “cosa “ girava ufficiosamente da almeno due giorni trapelata da quelle persone che “ lo dico a te ma non lo dire a nessuno “ avevano tenuto segreto quella scelta dei jacursani.
In verità i motivi per fare quella proposta di spostamento si erano manifestati negli ultimi anni cinquanta e con più opportunità negli anni 1958 / 59 . Gli emigrati in svizzera erano divenuti una cospicua parte della popolazione mentre meno attraente veniva considerata quella degli emigrati “ Nord Italia “ e Piemonte in particolare che , fatte le valige, non erano granchè più attratti dal ritornare a Jacurso nel mese estivo di Agosto.
Gli svizzeri , al contrario , scendevano a Luglio e portavano valuta pregiata. Guadagnavano bene in Svizzera, lontani da Jacurso a contar bottoni , e spesso qualcuno promuoveva le “ raccolte “ per la festa che Don Adolfo andava acutamente a leggere i nomi durante le predica domenicale alla presenza degli svizzeri e parenti che, giustamente, sentivano la loro rilevante partecipazione alla buona “ riuscita “ della festa , della processione e dei “ fuochi “ in particolare. E poi c’era ancora tanto buon senso religioso e si andava a messa la Domenica .
Se questo era l’aspetto più gratificante per i festeggiamenti civili , che faceva la Festa della salvazione l’evento più atteso nel circondario , Maida in testa per partecipazione , un altro motivo non di poco intralcio spettava al rito religioso.
Potrebbe essere complicato a capire per chi mastica poca religiosa partecipazione ( oggi che le chiese sono vuote o frequentate da gente ,diciamo , quasi distratta ) ma gli ostacoli liturgici stavano più o all’incirca in questo modo.
La festa di Aprile , ultima Domenica del mese , poteva coincidere con la domenica in Albis dove Albis starebbe a significare la domenica successiva alla Domenica di Pasqua. La novena che precede la festa prevede però una durata di Nove giorni e già che il Venerdi Santo la “ Chiesa “ non consente alcuna liturgia …non era più Novena e quindi occorreva ricorrere ad un Triduo. Per tal motivo fu anche spostata dalla quarta all’ultima domenica di Aprile in quanto potevano succedersi anche cinque Domeniche.
Poi , però , mise a modo giusto l’avvento dell’emigrazione che almeno in questo caso ebbe dei buoni esiti.
Ad Aprile sarebbero “ mancate “ tante persone e , soprattutto venute meno le risorse economiche mentre nel mese di Luglio entrambi gli stratagemmi sarebbero diventati protagonisti in assoluto.
Una buona riuscita che , ancora oggi , fosse religiosa o festaiola, rimaneva comunque legata alle condizioni stagionali del tempo . Quello meteo. Poco propenso al bello in Aprile e molto più affidabile a Luglio .
Così è capitato e tanto è stato piacevole riprendere a raccontare per chi non sapeva .
finita la messa domenicale a Santa Maria , il fu arc. Guzzo , da questo altare comunicava l'esito della consultazione.
una delle ultime processioni di Aprile
28 Ap 2019
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franco casalinuovo
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