Cosma & Damiano

 

 

Santi Cosma e Damiano a Cortale

 

La gente di  Cortale si era preparata ad onorare i Santi Medici Cosma e Damiano  e le  attese non sono venute meno . Nella serata di martedì si è registrata ,infatti, una folta presenza per le buone condizioni del tempo meteorologico mentre qualche disagio è venuto a manifestarsi nella tarda mattinata di Mercoledi

La "festa di settembre", dal 26 al 27 del mese, coinvolge anche gran parte dei paesi limitrofi che giungono numerosi al “Santuario,”  qualche volta a piedi  , e insieme a quella di Torre Ruggero e La Grazia ,è considerata unica nel suo genere per la grande partecipazione dei devoti. Girifalco , Jacurso e Maida non hanno fatto venire meno la fede religiosa e anche quest’anno le presemze sono state numerose .

Il Santuario altro non è ,però , che una Chiesetta la quale  riesce a mantenere ,nella memoria sociale ,un appuntamento ed  un richiamo nostalgico di fede collettiva .

Cosma e Damiano fratelli ,gemelli e medici , secondo la tradizione, erano in grado di guarire miracolosamente molti mali, in modo completamente gratuito. Furono  martirizzati nel 303 sotto l'impero di Diocleziano.

I pellegrini pregano, cantano e portano offerte  sia per le grazie ricevute, sia nella speranza che i Santi medici accolgano le loro preghiere. Alcuni portano la bottiglietta di olio ai Santi e la riportano quale rimedio per i malanni ! Alcuni devoti trascorrono ,anche , la notte nella Chiesetta , perpetuando così l'antico rito dell'incubatio .

L’incubatio ,apprendiamo , dovrebbe interpretarsi  come una antichissima credenza popolare.

Un rito diffusissimo nell'antichità classica - sia in area greca che in area Italica - che consisteva nel recarsi presso il santuario, in stato di purezza, e dopo aver offerto  il  sacrifico propiziatorio della veglia , si restava  con la speranza di ricevere in sogno la visita dei Santi , la loro benevole intercessione o la guarigione miracolosa.

Secondo la tradizione occidentale, Cosma e Damiano partirono da Egea per recarsi in Siria - sede di una fiorente tradizione medica- per studiare medicina (anche se alcune versioni sostengono la loro abilità di guaritori fosse dovuta a poteri taumatologici).

Ritornati nella loro città cominciarono a curare gli ammalati senza mai chiedere alcun compenso e proprio per questo venne loro assegnato l'appellativo "Anargiri".

Come ci illustra il Dott. Notaris dell’Ass. Borgo antico , si tramanda che solo in una occasione fu loro data una ricompensa: tre uova donate a Damiano, all'insaputa del fratello, da una contadina guarita miracolosamente. Cosma rimase talmente deluso e mortificato che, rimproverato Damiano, espresse la volontà di essere sepolto lontano dal fratello.

Anche intorno alla data e luogo della loro morte non esistono dati certi, forse subirono il martirio durante l'impero di Diocleziano, denunciati come cristiani dai sacerdoti del tempio, danneggiati economicamente dalla gratuità degli interventi medici dei due fratelli.

La loro passione li vede decapitati dopo una lunga serie di supplizi e sofferenze sopportati santamente. La memoria popolare tramanda una complessa narrazione circa le prove a cui vennero sottoposti e da cui uscirono indenni per volontà di Dio:

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In alcune narrazioni, mentre venivano lapidati, le pietre rimbalzarono contro i soldati; secondo altre, mentre venivano fustigati crudelmente, si rivolsero a Dio, che restituì i loro corpi illesi sotto gli occhi increduli dei presenti; secondo altre ancora, furono crocefissi e bersagliati dai dardi, ma le lance rimbalzarono senza riuscire a ferirli; altre narrano che perfino gettati in mare da un alto dirupo con un macigno appeso al collo, i Santi medici riuscirono a salvarsi.

Alla fine, Cosma e Damiano morirono decapitati, assieme ai loro fratelli più giovani, Antimo, Leonzio ed Euprepio, nella città di Cirro, nei pressi di Antiochia, orientativamente intorno al 300 d.C.

Il culto dei Santi taumaturgi iniziò immediatamente dopo la loro morte e ad essi furono attribuiti un gran numero di miracoli terapeutici.

L'origine della Chiesa nelle campagne di Cortale , meta di molti pellegrini fin dai tempi più remoti, è fatta risalire ad una probabile struttura bizantina collegata con un vicino Monastero.

Si tramanda ,conclude ,che la confraternita dei SS. Cosma e Damiano fu istituita ad opera del Vescovo di Squillace.

Nel breve spazio avanti la chiesa “ resistono “ le solite bancarelle e i posti ristoro con il piatto tipico locale per questa evenienza..

Nelle immediate vicinanze si può visitare e ammirare quello che fu  un “ Fondaco “ di grandissima importanza . Il “ Fondaco Pellegrini –Venuti “ che resta ancora interessato a lavori di bonifica e ristrutturazione .

Di  recente recupero e ristrutturazione il “Lavatoio “  costituisce ,anche ,un altro importante sito da visitare . L’Amministrazione Comunale sta curando il completo recupero  ed, in modo accorto ,riproponendo l’annesso territorio rivalutando gli antichi percorsi e i Monumenti Civici.