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I Diciotto Aprile

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A Jacurso la propaganda passava ,anche , attraverso il passa parola della fede religiosa .

Quando i comunisti " Mangiavano " i bambini e sulla porta della Chiesa veniva comunicata la scomunica dei comunisti

 

Due sono stati gli avvenimenti importanti che hanno avuto  luogo il 18 Aprile.

Il primo quello del 48 e l’altro quello del 93.

Il 48  viene ricordato per grande partecipazione di elettori , quasi tutto il popolo italiano , il 92% o il 95% andò a votare e fuori dei seggi si stava in fila per adempiere a questo desiderio di libertà dopo il periodo della dittatura fascista.  Vinse la DC ottenendo  un enorme suffragio di consensi. Ottenne la maggioranza con il 48,5 % e con la maggioranza assoluta dei seggi in Parlamento. De Gasperi poteva governare da solo con la DC,  ma non lo fece , fedele al suo motto “ Mai da solo  “ . Preferì formare un Governo anche con altre forze politiche che si erano pure prodigate al ritorno della democrazia in Italia e quindi per il rispetto di quegli italiani  che in quei partiti si erano rifugiati. Propose un governo  con Saragat PSDI , La Malfa  PRI  e con il PLI di Manlio Lupinacci e Vittorio Zincone . Per il particolare momento che stiamo vivendo,tanto dovrebbe  insegnarci qualcosa .

Il Politico pensa alle proprie elezioni, lo Statista pensa alle generazioni . Questo era il motto di Alcide De Gasperi.


Elezioni del 93.

Il 18 aprile 1993 si vota per un  Referendum proposto da Segni sul maggioritario. Col 82% si afferma la volontà degli Italiani per il maggioritario .

18 aprile  2018 :  grande confusione  … col proporzionale

Il primo avvenimento è importante e non si ripeterà mai più sia come partecipazione popolare che come avvenimento politico . Un mondo molto lontano nei contenuti e negli uomini che esprimevano la politica di quei tempi .Si respirava aria diversa nella società italiana proiettata verso il riscatto e l’ottimismo .

I politici erano soprattutto uomini di pensiero e sapevano mantenere rapporti con gli italiani . Oggi ,tra la gente ,c’è molto risentimento, molto scontento e soprattutto poca fiducia in questi  politici che hanno dimenticato la politica e aizzano corporazioni di italiani contro altri italiani.

Diceva De Gasperi: lo statista non pensa alle elezioni. Pensa alle Generazioni. Oggi generazioni di giovani sono andati , scappati dall’Italia perché nessuno ha più avuto la levatura di quei politici che si scontravano per i contenuti politici al contrario dei vitalizi che rappresentano l’arrivismo e la bravura di chi possa competere per quello più in alto. I giovani sono dei bamboccioni e se vanno via dall’italia ..c’è li togliamo dalle palle. Questi le idee ,la cultura politica e i progetti che sanno elaborare alcuni avventurieri vestiti da politici che ricoprono incarichi di governo.

Allora c’era stata la guerra e c’era un gran desiderio di crescere tutti insieme e questo rispecchiava anche l’atteggiamento solidale delle forze politiche . Ci si scontrava ma all’interno di valori progettuali in una società anche politicizzata con i comunisti da una parte e i democristiani dall’altra . Importante la mobilitazione della chiesa che di fatto consentiva a De Gasperi di primeggiare dappertutto.

Il risultato è noto: a larga maggioranza l’Italia scelse De Gasperi e l’Occidente e avviò in pochi anni una tumultuosa crescita economica che trasformò rapidamente quello che era un Paese contadino e distrutto dalla guerra , in una nuova società industriale.

La batosta  per la sinistra di allora fu davvero bruciante, anche perché aveva l’intima convinzione di poter  prevalere. Come oggi. È di allora anche il commento del segretario socialista Pietro Nenni (“Piazze piene, urne vuote”) con il quale ammetteva di non aver avuto fino in fondo il polso del Paese reale. E tuttavia,  restò negli anni successivi in quella sinistra la consapevolezza interiore che alla fine era stato meglio così. Non solo per il Paese, ma perfino per il PCI, che restò sempre il più forte e rispettato partito comunista dell’Occidente. E perfino lo stesso leader del PCI, Palmiro Togliatti, si lasciò sfuggire negli ultimi anni che era stato meglio che all’Italia fosse stato evitato l’infelice destino capitato alla Cecoslovacchia.

La propaganda del Fronte Popolare a Jacurso . Casa Mazza alla Cona. sulla destra la Stella di garibaldi.

Ovvero il Paese più avanzato e moderno del Centro Europa, che proprio allora finiva (ma per un “golpe” e non per libere elezioni) sotto il tallone di una dittatura comunista che avrebbe congelato per mezzo secolo non solo la libertà dei cittadini ma lo sviluppo dell’economia.

Quel 18 Aprile

Quasi 30 milioni di italiani furono chiamati a votare la nuova Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica. La partecipazione al voto fu esageratamente larga sfiorando il 95% degli iscritti al voto e alla fine fu decretata la schiacciante vittoria della Democrazia Cristiana di Alcide De Gasperi che conquistò la maggioranza assoluta dei seggi in entrambi i rami del Parlamento.

Il Fronte Popolare, che riuniva sotto l’immagine di Garibaldi il Partito Socialista e il Partito Comunista perse quasi il 10% dei voti attribuiti ai due partiti nelle precedenti elezioni dell’Assemblea Costituente e netta fu la sconfitta rispetto al partito dello scudo crociato.

Comune   di  Jacurso  Referendum  Costituzionale del 1946

elettori   votanti    monarchia    repubblica     nulle

1109        978 835 95 48

Comune  di    Jacurso  Elezioni Politiche  del 1948

I numeri non si discostarono quasi niente:Al posto della monarchia  si dovrebbe  leggere Democrazia Cristiana e Fronte Popolare al posto di Repubblica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

francocasalinuovo  jacursoonline.it    ass.Cult kalokrio

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