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Solidali con la Terra di Puglia

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Solidali con la Gente di Puglia -Consuma Meridionale

 

Il  " Pianeta di Acciaio ", è un documentario di Emilio Marsili realizzato negli anni sessanta quando l’attenzione per il Sud pareva destinato a colmare il divario creatosi dopo l’Unità . Scorrevano le immagini sugli ulivi secolari in terra di Puglia e la voce parlante del commentatore narrava …”che quando Archimede esternava il suo sapere, queste piante di ulivi erano già cresciuti da tempo ....


Si rammentava di tanto perché , su quella terra di lavoro , stavano per essere estirpati tanti di quegli alberi che avrebbero creato gli opportuni spazi alla nascente Italsider. Quando iniziò la produzione, i cicli produttivi portarono lavoro, benessere e qualche modernità in più tra quella gente del sud che , dopo i Borbone nel Regno , si erano trovati molto impoveriti e sempre più emigranti .

 

I prodotti . Economia e lavoro meridionale

Il Mare della Puglia

E in nome di quel benessere bastarono poche giornate per cancellare a quelle piante millenni di vita. Le rimostranze ci furono ma comportarono solo qualche fastidio. Sarà stato ragionevolmente per la positiva ricaduta sui lavoratori in un territorio avido di occupazione e con l’alternativa dell’ emigrazione , pertanto, il sacrificio sull’agricoltura ,una volta tanto ,valeva come giustificazione .

Poi la stessa cosa stava per capitare alla piana di Gioia Tauro . Altra Acciaieria per risollevare le sorti di un altro Sud in grande affanno ma , progettata e finanziata con l’acciaio già in crisi ,la  " cattedrale " non venne mai realizzata lasciando la piana sola e disastrata.

Consuma i prodotti oleari di Malendugno della Puglia

E per Lamezia non andò diversamente . Stessa promessa di sviluppo con la SIR che lasciò a marcire un pontile costato miliardi ,un grande inceneritore mai utilizzato e le strutture a testimoniare l’incapacità politica non in grado di ipotizzare uno sviluppo se non lo sperpero di risorse a vantaggio di chi sapeva trarne buoni profitti.

Ci si può fermare qui per non continuare sulla Narrazione del Mezzogiorno e sulla vecchia Questione Meridionale. Ai giorni nostri, qualche primo ministro , leggi presidente del Consiglio …esordì dicendo .. Reggio che ! e continuò quasi a mò di rimprovero ….che il Sud doveva camminare con le proprie gambe.

Il Sud ha sempre chiesto, in verità , di camminare con le proprie gambe ma quasi sempre si è ritrovato senza strade per camminare, senza treni ,senza aiuti delle banche e con una classe politica ,anche regionale , pronta ad accontentarsi dell’osso a scapito degli amici ,lavoratori …..operai e contadini.

Il tracciato del TAPTrans Adriatic Pipeline )


Solidali " per Dui Olivuzzi " . Che spesso sono  anche sradicati per abbellire i Residence al Nord est / ovest

Il Sud è ancora questo .Vuole lavoro , vuole intraprendere con i giovani ma ha bisogno che le gambe restino integre per camminare! Qualche commento padano, letto per caso ,diceva… quanto clamore per due ulivuzzi che si possono ripiantare in tanta terra lasciata incolta..”. E potrebbe essere pure una esagerazione questo dissenzo , queste manifestazioni…ma solo per chi guarda dalla terra opulenta di chi sta bene e porta a casa lo stipendio.

Il Il Sud , che sta male , non vuole diventare però la pattumiera d’Europa ( vedi Mega discarica della Battaglina ) - altra battaglia per progetti calati senza creanza , né il produttore di energia per le industrie e i profitti del nord , né ancora per il passaggio di elettrodotti e gasdotti diretti al benessere anche europeo e la devastazione delle torri per l'Eolico.

Il territorio di Jacurso ,vincolato per i beni ambientali e paesaggistici, Non ha trovato alcun ostacolo per essere devastato dall'eolico . Stessa sorte per l'Istmo di Catanzaro . Devastazione ovunque.

Altrove ,vedi qualche città del Nord ( Piemonte ) o Francia , per mettere in atto progetti che vanno a cozzare sugli interessi dei territori, prima di assumere una decisione , si è voluto instaurare un rapporto mediatico con la popolazione. Durante tale percorso la comunicazione è stata chiara ed esplicita perché è meglio ben partire con i cittadini consapevoli e ben o mal disposti.

Per non avere contestazioni e dissensi dopo e arrivare ad una decisione  finale .

Puglia .Terra di uliveti . Perché un agricoltore deve essere privato di un suo bene...tracciando un itinerario a tavolino e poi imponendolo con la forza !

Per la Puglia , per Melendugno cosa è stato fatto prima per dare alla gente una consapevole visione di quello che sarebbe stato dopo ? Oppure per quella gente che protesta si sono adoperate decisioni imposte per subirle e poi contestarle ?.

Sotto la cenere la rivolta in questi luoghi ben si sapeva quanto covava da qualche anno. La xilella aveva già esagerato con le imposizioni europee e il fatto grave è che ognuno ha giocato la propria parte ,quella che gli conveniva. E per intendere tutti gli ognuno “ c’è libertà di scelta.

A parte gli amministratori locali , gli agricoltori e gli ambientalisti, nessun uomo di governo ,pare ,abbia ascoltato le ragioni della protesta ne si è adoperato per disinnescare le spolette della protesta.

E’ la sintesi di una storia all’italiana dove le carte sono a posto ma la comunità è lacerata. E non importa a nessuno Chi doveva intervenire ? La politica ? I partiti ? Ma i partiti oggi chi rappresentano se non se stessi ?

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